La notizia dell’incontro di Donald Trump e di Vladimir Putin in Ungheria è uno schiaffo a quattro mani alla signora Ursula Albrech, sposata von del Leyen, e al burosauro di Bruxelles, con tutte le sue dependance.

In Ucraina si muore. Questo è l’unico dato di fatto incontrovertibile di una guerra che ormai è persa e che continua ad essere trascinata di mese in mese accompagnata da un mare di menzogne, soprattutto grazie agli interessi dell’Unione Europea che deve riconvertire anni di politiche demenziali con il riarmo.
“All’origine di questi gesti disperati e terribili, c’è una questione sistemica: la negazione di un diritto fondamentale che genera sofferenza e disagio nelle fasce più povere della popolazione. E se la politica non si deciderà a dare risposte, sarà da considerare corresponsabile – insieme a quel capitalismo che ha trasformato il diritto alla casa in un bene speculativo – di ciò che di orribile accade. Avere un tetto sulla testa non può essere considerato un privilegio…”.
Sono rimasti solo loro, con i centri sociali, Kinderheim dei pupilli violenti di una borghesia debosciata arroccata nei boschi verticali, con i loro giornali che sputano veleno. Sono gli estremisti italiani di un progressismo che non ha più copertura internazionale e si avvoltola nella rabbia e nel rancore.

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