CULTURA
di Aldo A. Mola
Italia-Romania, storie parallele?
«Sono passati cinquantacinque anni da quando un giovanissimo Carlo Sburlati pubblicò per le Edizioni Volpe quel “Codreanu il Capitano“ che oggi viene ristampato. Noi poco o nulla sapevamo della “Guardia di Ferro” e di Corneliu Zelea…» Lo scrive lo storico Mario Bernardi Guardi in “Capire Codreanu”, appendice critica a “Codreanu. L'arcangelo trafitto” pubblicato da Idrovolanti Edizioni.
di Paolo Falconio*
L'articolazione tomista del rapporto tra autorità politica e sudditi: fondamenti teorici e implicazioni dottrinali
Abstract – La modernità dell’Aquinate nel rapporto tra autorità e sudditi
di Sergio Ansuini
Per capire bene come si evolve il mercato dell’arte, oltre i “rumors” nelle varie Fiere, è bene soffermarsi sull’importante sondaggio che la banca svizzera UBS e gli organizzatori della fiera Art Basel fanno annualmente per avere una visione del passato e del prossimo futuro del mercato delle opere d’arte. L’inchiesta consiste in interviste a 3.100 collezionisti di “Alto patrimonio netto” ( HNW) residenti nelle dieci principali nazioni attive nella cultura e nel collezionismo d’arte (USA, U.K, Cina continentale, Hong Kong, Francia, Svizzera Germania Giappone, Brasile e Singapore). Da questo elenco di nazioni manca l’Italia che, pur possedendo il più vasto patrimonio culturale al mondo, non si muove davvero come protagonista sugli scenari internazionali e così abbiamo visto sfuggirci la possibilità di acquistare in un’asta francese e di far tornare in Italia un’importante opera di Guido Reni emigrata al tempo di Napoleone I.

Molti dei collezionisti hanno aumentato la quota del loro patrimonio destinato all’arte, portandola al 20% nel 2025 dal 15% del 2024. I dipinti sono state le opere più richieste. Molte delle acquisizioni sono effettuate su Instagram mentre quelle fatte rivolgendosi direttamente agli artisti sono raddoppiate. La quota delle vendite concluse dalle gallerie durante le fiere è salita e queste con i mercanti d’arte sono i canali che registrano gli importi più elevati.
La Cina continentale vede una forte presenza di collezioniste che acquistano il doppio degli uomini. La presenza femminile, ovunque rafforzata, conduce ad una maggiore attenzione per le opere delle artiste e per i nuovi talenti.

I Millenial sono stati attivi nell’acquisto di gioielli, design ed arti decorative preferendo inoltre stampe, fotografie ed opere su carta.
La Generazione Z è stata monitorata per l’interesse per borse da collezione, sneaker e beni di lusso. Il suo interesse per l’arte digitale è rimarchevole.
La proiezione sul futuro del mercato dell’arte vede un calo dal 54% del 2023 al 43% del 2024 per approdare poi al 40% degli HNW che prevedono di acquistare opere d’arte nei prossimi 12 mesi. Le previsioni di vendita invece denotano un irrigidimento del mercato passando al 25% dal 55% del 2024.
In occasione della festa ebraica dell’Hanukkah le principali Case d’asta presentano opere di Judaica. L’Hanukkah è una festa di 8 giorni che quest’anno inizia il 14 Dicembre. Commemora la riconsacrazione del Secondo Tempio di Gerusalemme (circa 164 a.C.) dopo che fu riconquistato all’impero Seleucidide dai Maccabei. Fu trovato nel Tempio olio purificato sufficiente per accendere la Menorah per un solo giorno, ma per miracolo l’olio durò 8 giorni.
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Christie’s New York – Lampada di Hanukkah, argento e corniola. Scuola di Bezalel, Gerusalemme XX secolo.
Isidor Kaufmann è il più importante pittore ebreo del XIX secolo, era “attratto dalle regioni in cui la vita e il sentimento ebraico vibravano più intensamente”. Nel quadro Kaufmann coglie l’importanza dello studio nelle comunità ebraiche ashkenazite ed evidenzia la solennità del rabbino e la volontà di apprendere dell’allievo.
L’opera faceva parte della collezione Greiss. I coniugi Oscar e Regina, scampati all’Olocausto, si dedicarono nel dopoguerra alla raccolta di opere di artisti ebrei.

Sotheby’s “Importante Judaica”, 17 Dicembre New York
Lotto 104 Kaufmann “The Lesson”, olio su tela, cm 54,6x 68,3, stima 600.000/800.000$
La Casa d’Aste Art Curial mette in asta il 16 Dicembre 2025 un raro ed eccezionale violino di Giuseppe Guarneri del Gesù eseguito tra il 1727 ed il 1730.
Oggi si conoscono in tutto meno di 150 violini di Guarneri del Gesù, ognuno con una sua caratteristica. Il grande liutaio è conosciuto, ancora più di Stradivari, per la forza e l’intensità del suono dei suoi strumenti. I Guarneri del Gesù furono scelti da Paganini e Heifetz. Oggi un suo violino è valutato tra i 2.000.000 ed i 2.500.000 di euro.

«La bellezza è una forma di genio: è persino superiore al genio, perché non richiede spiegazioni.» — Oscar Wilde
La vertigine che attraversa l’universo artistico di Giovanni Boldini si percepisce fin dalla prima tela del percorso espositivo allestito alla Cavallerizza Ducale di Lucca, dove dal 2 dicembre 2025 al 2 giugno 2026 prende vita una delle mostre più affascinanti dedicate al maestro del ritratto mondano. È una vertigine che non disorienta ma incanta, trascinando lo spettatore in un turbine di eleganza, grazia e inquietudine: un viaggio che restituisce la complessità di un artista capace di rendere eterno il movimento, trasformando la pittura in danza e la figura in scenografia.
di Krishan Chand Sethi*
Il glamour è un termine che si è mosso attraverso i secoli, cambiando veste, mutando colore e acquisendo nuovi significati in ogni epoca. Per alcuni ricorda le luci brillanti, gli abiti costosi o l’aspetto perfetto. Per altri implica celebrità, fama e riconoscimento sociale. E tuttavia, al di sotto di questi strati di scintillio superficiale, esiste una verità così profonda da essere spesso trascurata: il glamour non è ciò che si dipinge all’esterno, ma lo spirito dell’anima che brilla dall’interno.
(1875-2025)
di Aldo A. Mola
Il 10 dicembre 2025 il circolo“'l Caprissi” compie un secolo e mezzo. Nacque per iniziativa di dieci cuneesi rientrati da una vacanza a Nizza, ove avevano conosciuto un'associazione di amici festosi. Ricevettero in visita torinesi giocosi dai quali presero per emblema il “Gadàn”, uno che fa lo scanzonato mentre provvede alla comunità civica, al Paese e al “mondo”. Areligioso, apolitico e senza fini di lucro,“'l Caprissi” appartiene sé stesso. Presieduto da Franco Civallero dal 2017, è un Universo, incardinato sulla “cuneesità” come categoria morale e sull'amicizia dei soci, orgogliosi della sede di loro proprietà in Palazzo Vitale di Pallières, affacciato su Piazza Boves. E' sintesi di storia orizzontale e verticale: “Deus meumque jus...”.
di Sergio Ansuini
I preziosi affascinano per molti motivi, tra questi quello della “volontà di potenza”. Possono essere un messaggio per comunicare potere e ricchezza. Però c’è chi ama i gioielli senza sentimenti di vanità e vanagloria. C’è chi ama i gioielli per sé stessi, perché dalle loro forme un flusso investe il nostro profondo e ne scaturisce un senso di armonia. Questo è il tratto della gioielleria quando diviene arte. L’artista, con la sua opera, penetra l’inconscio collettivo ed il gioiello diviene un’opera che piace oggi, piacque magari due secoli fa e piacerà tra due secoli. Se osserviamo l’attuale mercato della gioielleria, soprattutto le aste internazionali, dove la domanda segnala gli appetiti globali — specchio della nostra società — prendiamo atto che i valori maggiori riguardano le grandi pietre: i diamanti, i rubini, gli smeraldi e gli zaffiri. Queste sono bellissime espressioni della natura, ma non dell’arte e della creatività umana.
RIFERIMENTI

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