Cercando di interpretare gli scenari che possono scaturire dall'esito di questa operazione di acquisizione di Mediobanca, è da augurarsi che l'obbiettivo ispiratore o quantomeno l'unico traguardo da conseguire sia rappresentato dalla creazione di semplici plusvalenze finanziarie.
FINANZA
La Federal Reserve, ha deciso di lasciare invariati i tassi. La stessa ha reso noto le ragioni della decisione (che certamente "non accontenta" i desiderata di Trump), che di seguito vengono delineate.
La FED ha rilevato che, sebbene le oscillazioni delle esportazioni nette continuino a influenzare i dati, i recenti indicatori mostrano che la crescita dell’attività economica è rimasta contenuta per tutto il primo semestre del 2025, con un tasso di disoccupazione che rimane basso e un andamento del mercato del lavoro che rimane positivo, con una inflazione che viene considerata ancora a un livello non ottimale.
La FED mantiene l'obiettivo di raggiungere la massima occupazione, come pure arrivare a un tasso di inflazione pari al 2 per cento nel lungo periodo. L’incertezza sulle prospettive economiche viene pertanto ritenuta nel complesso elevata.
Pertanto, in considerazione di quanto rilevato, proprio per sostenere i suoi obiettivi, la FED ha deciso di mantenere il tasso dei fondi federali da 4,25 al 4,50 per cento. L'estensione e la tempistica di ulteriori adeguament saranno seguiti attentamente, come pure le dinamiche variazioni andamentali, le prospettive in evoluzione e il rischio complessivo. La FED continuerà a ridurre le sue partecipazioni di titoli del Tesoro e titoli garantiti da ipoteca, rimanendo impegnata a sostenere la massima occupazione e a riportare l'inflazione al suo obiettivo del 2 per cento.
Nel valutare l'orientamento appropriato della politica monetaria, la FED continuerà a monitorare le prossime rilevazioni anche con riferimento alle complessive prospettive economiche, restando disponibile ad adeguare l'orientamento della politica monetaria, allorché dovessero emergere rischi che potrebbero ostacolare il conseguimento degli obiettivi predefiniti.
Le valutazioni terranno conto di un'ampia gamma di informazioni, tra cui le condizioni del mercato del lavoro, le pressioni inflazionistiche e gli sviluppi finanziari e internazionali.
Tra Usa e UE accordo fatto sui dazi. l'Unione europea attende ora che i decreti esecutivi degli Stati Uniti per l'introduzione del dazio del 15% vengano effettivamente adottati il primo agosto e, subito dopo, prevede la sospensione delle contromisure Ue a partire dal 4 agosto, evitando così l'attivazione fissata per il 7.
Sulla scia dell'accordo firmato dal Giappone - ma con il 5% in più rispetto all'intesa raggiunta da Londra e triplicando la media pre-Trump del 4,8% - l'intesa europea si accolla anche una dote consistente di investimenti da incanalare negli Stati Uniti.
Ecco i punti principali:
Tasso di riferimento - Il cuore dell'intesa è l'aliquota doganale del 15%. Lo schema include la clausola della 'nazione più favorita' (Mfn) - garanzia di parità e non discriminazione nel quadro della World Trade Organization - che stabilisce la tariffa media reciproca del 4,8% nel commercio transatlantico, valida nel pre-Trump.
Acciaio e alluminio - Nessuna concessione per i metalli industriali: i dazi Usa del 50% restano in vigore. Un pugno duro già visto nel 2018, quando il tycoon applicò tariffe rispettivamente del 25 e 10% ai comparti, provocando una reazione a catena: le contromisure continentali per 2,8 miliardi di euro colpirono prodotti simbolici come bourbon, Levi's e Harley-Davidson.
Auto - Andrà meglio all'automotive sostenuto dal pressing costante delle ammiraglie tedesche. Il settore, inclusa la filiera della componentistica, strappa un allentamento del dazio al 27,5%, con l'armonizzazione alla soglia del 15%. Una tariffa ancora robusta, ma che ridà ossigeno a uno dei comparti più strategici per l'export continentale.
Agroalimentare - L'aliquota flat si estende anche alla filiera agricola assorbendo i dazi preesistenti: in alcuni casi - come per i prodotti lattiero-caseari e l'olio extravergine d'oliva tricolore - si arriva a un impatto nullo. Diverso il destino del vino che, salvo un'esenzione ancora da confermare, rischia un incremento dei dazi rispetto all'attuale soglia del 2,5%.
Farmaci e chip - Anche il comparto sanitario - farmaci, vaccini e dispositivi essenziali - e i semiconduttori si ferma a quota 15, senza tuttavia essere al riparo. Trump si è già detto intenzionato a introdurre dazi progressivi sui due settori a partire da agosto e, per i pharma, non ha escluso l'ipotesi di arrivare alla cifra monstre del 200%.
Esenzioni - A festeggiare i dazi zero sono alcuni dei settori più sensibili e ad alta intensità tecnologica: aerei civili, robotica avanzata e macchinari industriali. In particolare, l'industria aerospaziale - storicamente segnata dal contenzioso tra il colosso franco-europeo Airbus e l'americana Boeing - beneficia di un tacito accordo di non belligeranza. Anche liquori e alcool potrebbero essere risparmiati.
Contropartite ue - Bruxelles riconoscerà alcuni standard tecnici statunitensi nell'automotive. Spazi di flessibilità, seppur calibrati, si estenderanno a tech, IA e criptovalute. Sul piatto Usa anche il rafforzamento dell'impegno europeo negli acquisti di armamenti a stelle e strisce - già delineato nell'intesa sul 5% in ambito Nato -, accompagnato da 600 miliardi di dollari di investimenti oltreoceano e 750 miliardi in forniture energetiche americane, gnl in testa, nei prossimi tre anni.
"Siamo riusciti a concludere un accordo molto soddisfacente per entrambe le parti. È davvero un accordo molto importante, molto grande. È il più grande di tutti gli accordi. Sarà il più grande di tutti gli accordi".
Queste le parole del presidente degli Stati Uniti Donald Trump in seguito alla chiusura dell'accordo commerciale tra Usa e Ue e l'apertura di un punto stampa con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, all'inizio del quale i due, sorridenti, si sono stretti calorosamente la mano.
"Questo era quello importante, questo è il più importante di tutti", dice Trump rispondendo a una domanda della stampa su quali altri accordi siano ora nel mirino per la Casa Bianca.
“Ce l’abbiamo fatta”, ha detto von der Leyen. “Grazie alle squadre di entrambe le parti, è stato l’inizio di un lavoro pesante da fare”, ha detto la presidente, ribadendo di aver “lavorato a lungo e duramente”.
Secondo quanto dichiarato dalla Casa Bianca, l’Ue accetterà di acquistare energia dagli Usa per un valore di 750 miliardi di dollari e aumenterà di 600 miliardi di dollari i propri investimenti attuali relativi alle attrezzature militari e all’apertura dei Paesi al commercio senza dazi.
Su tutto il resto dei prodotti, comprese le automobili, i dazi saranno al 15 per cento.
Durante l’incontro von der Leyen ha parlato di “un eccellente relazione commerciale” con gli Usa. “Penso che noi abbiamo un surplus, gli Stati Uniti hanno un deficit e dobbiamo riequilibrarlo. Abbiamo un volume enorme di scambi che abbiamo insieme, quindi lo renderemo più sostenibile”, ha detto la presidente.
“Lei è noto per essere un negoziatore e un negoziatore tenace. Credo che sarà il più grande accordo che ognuno di noi abbia mai concluso”, ha continuato la presidente della Commissione europea rivolgendosi a Trump. “Insieme siamo le due maggiori economie mondiali. Se si considera il volume degli scambi (fra Ue e Usa), è il più grande a livello globale, con 1.700 miliardi di dollari. E se si guarda ai nostri mercati, si tratta di un mercato enorme: 800 milioni di persone che frequentano gli Stati Uniti e l’Unione Europea. Il nostro staff ha fatto una parte del lavoro, ma ora tocca a noi”, ha detto von der Leyen.
Durante l’incontro è stato toccato anche il tema dei migranti. “Spetta all’Unione europea decidere chi arriva nel territorio dell’Ue e in quali circostanze, e non i contrabbandieri e i trafficanti”, ha detto von der Leyen. “Abbiamo quindi lavorato intensamente sul tema della migrazione regolare e abbiamo detto fin dall’inizio che la migrazione è una sfida europea che richiede una risposta europea”, ha detto von der Leyen. “Come europei, adempieremo ai nostri obblighi internazionali, come abbiamo fatto in passato e anche in futuro, in quanto siamo noi europei a decidere chi arriva nell’Unione Europea. Questo è il principio su cui stiamo lavorando”, ha aggiunto la presidente.
Il Brasile e la Cina hanno eseguito il primo scambio commerciale utilizzando valute locali ed evitando il ricorso al dollaro statunitense. Lo scambio, riferisce la stampa brasiliana, è stato possibile grazie alla creazione di una camera di compensazione (Clearing House) presso la Banca industriale e commerciale cinese (Ibcc) a seguito di un accordo tra il governo di Brasile e Cina, firmato in occasione della visita di stato del presidente, Luiz Inacio Lula da Silva, in Cina lo scorso aprile.
La prima transazione ha riguardato l’export di una partita di cellulosa da parte della brasiliana Eldorado Brasil a Shanghai. Il prodotto è stato spedito ad agosto dal porto di Santos a Qingdao. Le transazioni finanziarie si sono svolte nel mese successivo, fino alla finalizzazione in valuta brasiliana, il 28 settembre.
First Citizens Bank rileverà gran parte di Silicon Valley Bank, fallita a inizio marzo: le sue 17 ex filiali apriranno oggi nella nuova veste di First Citizens, ha riferito la Federal Deposit Insurance Corporation.
La transazione include l'acquisto di circa 72 miliardi di dollari di asset di SVB, scontati di 16,5 miliardi di dollari, ha affermato il regolatore Usa, aggiungendo che al 10 marzo SVB aveva 167 miliardi di dollari di asset e 119 miliardi di dollari di depositi.
First Citizens, con sede a Raleigh (Carolina del Nord), si definisce la più grande banca Usa a controllo familiare.
Binance, la più grande borsa di criptovalute al mondo per volume di scambi, sospenderà i trasferimenti bancari in dollari a partire da oggi.
La società guidata da Changpeng Zhao (detto CZ) ha dichiarato che i suoi conti disabiliteranno temporaneamente i depositi o i prelievi in dollari.
La sospensione riguarda lo 0,01% degli utenti attivi mensili di Binance, ha dichiarato il portavoce della società, sottolineando che tutti gli altri metodi di acquisto e vendita di criptovalute, compresi i bonifici bancari con altre valute fiat supportate come l'euro, rimangono inalterati: «Stiamo lavorando duramente per riavviare il servizio il prima possibile».
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