Quello che emerge in merito alle accuse formulate a Federica Mogherini, ex parlamentare Pd ed ex Alto rappresentante europeo per la politica estera, indicata a tale compito dall’allora presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi, è solo l’ultimo di una serie di scandali che ha segnato l’Europa di Maastricht, ossia quel mostro burocratico guidato da funzionari che continuiamo a scambiare per l’Europa unita dei sognatori.
L'Unione Europea ha affrontato nel corso degli anni numerosi scandali legati a corruzione, frodi e conflitti di interesse, che hanno minato la fiducia pubblica nelle sue istituzioni.
Il più noto degli scandali che ha coinvolto il Parlamento Europeo è il Qatargate, che ha coinvolto Eva Kaili, vice presidente del Parlamento Europeo, Antonio Panzeri (ex eurodeputato), Francesco Giorgi, Andrea Cozzolino, Marc Tarabella.
Coinvolti anche lobbisti e parlamentari di vari paesi.
Il Qatargate (noto anche come Eurotangentopoli o Maroccogate) è uno dei più gravi scandali di corruzione che hanno colpito il Parlamento Europeo negli ultimi anni. Scoppiato a dicembre 2022, ha coinvolto europarlamentari, assistenti e lobbisti accusati di aver ricevuto denaro e regali da alcuni paesi del (principalmente Qatar e Marocco) in cambio di influenze sulle decisioni dell'UE, come risoluzioni favorevoli sui diritti umani e politiche estere. Le indagini, condotte dalla procura belga e italiana, hanno portato al sequestro di oltre 1,5 milioni di euro in contanti e all'arresto di diverse figure chiave, tra cui Antonio Panzeri, ex eurodeputato italiano del Pd e poi di Articolo 1, considerato la "mente" dell'operazione.
Panzeri, ex segretario generale della Camera del Lavoro di Milano, è stato eurodeputato dal 2009 al 2019. Dopo il mandato, ha fondato e presieduto l'ONG "Fight Impunity" (No Peace Without Justice), che ha usato come copertura per attività di lobbying. Arrestato il 9 dicembre 2022 a Bruxelles, Panzeri ha confessato il 17 gennaio 2023, patteggiando una pena di 1 anno di reclusione (con sospensione condizionale dopo un anno) in cambio di collaborazione con le indagini. Ha ammesso di aver ricevuto fondi dal Qatar e dal Marocco per influenzare europarlamentari, versando tangenti e organizzando una rete di corruzione che includeva la sua famiglia.
Rilasciato con condizioni a settembre 2023 (non può lasciare il Belgio né contattare coindagati), Panzeri è al centro di un'inchiesta che si è estesa fino al 2025, con richieste di revoca dell'immunità per altri eurodeputati italiani.
Gli arresti principali hanno riguardato, oltre a Panzeri, Eva Kaili (vicepresidente del Parlamento UE, destituita), il suo compagno Francesco Giorgi (ex assistente di Panzeri e Cozzolino), Luca Visentini (segretario CSI), Niccolò Figà-Talamanca (segretario dell'ONG di Panzeri) e Andrea Cozzolino (eurodeputato Pd, accusato di legami con il Marocco).
Il Qatar avrebbe pagato per "ripulire" la sua immagine in vista dei Mondiali di calcio 2022, bloccando risoluzioni critiche sui diritti dei lavoratori. Il Marocco è coinvolto per influenze su politiche maghrebine. Emerse anche tracce di coinvolgimento degli Emirati Arabi Uniti.
Un altro scandalo di enorme portata è stato il Pfizergate (2020-2022). In base a indagini OLAF e EPPO, eurodeputati e funzionari UE avrebbero ricevuto pressioni per contratti opachi con Pfizer, senza gare d'appalto trasparenti. Sotto accusa la presidente della Commissione, la funzionaria dell’Unione Europea Ursula von der Leyen. L’inchiesta ha riguardato il presunto uso di messaggi privati (SMS) da parte della presidente della Commissione Europea per negoziare contratti di vaccini COVID-19 con Pfizer durante la pandemia.
Nel 2021, una giornalista del New York Times, Matina Stevis-Gridneff, rivelò che von der Leyen aveva negoziato direttamente via SMS e chiamate con Albert Bourla, CEO di Pfizer, per l'acquisto di 1,8 miliardi di dosi di vaccino (valore: circa 35 miliardi di euro). Questo portò a richieste di accesso ai messaggi per verificare la trasparenza.
A maggio 2025, la Corte Generale dell'UE ha annullato la decisione della Commissione di negare l'accesso agli SMS tra von der Leyen e Bourla. La Corte ha stabilito che la Commissione non ha fornito "spiegazioni plausibili" per il rifiuto, basandosi su "ipotesi o informazioni imprecise".

Un'inchiesta transnazionale del 2024 ha identificato 253 episodi di scandali coinvolgendo 163 dei 704 eurodeputati attuali, con comportamenti ricorrenti come conflitti di interesse (più comuni) e corruzione.
L'Italia è tra i paesi più colpiti in termini assoluti (18 casi), dopo Polonia (31), Francia (25) e Ungheria (21).
Lo scandalo riguardante la Mogherini è di una gravità assoluta, in quanto coinvolge uno dei settori più delicato della proiezione internazionale dell’Unione Europea, già minato dall’incapacità dei successori dell’ex Alto rappresentante italiano.
In un momento nel quale si stanno stringendo le trattative sulla guerra in Ucraina e sta crollando l’intero impianto della fuffa green e climatica, l’ennesimo scandalo mina alle fondamenta la credibilità di un’istituzione fallita, che va profondamente cambiata.








