La storia delle lotte sindacali storiche, a consuntivo, dopo il tifo a sostegno della strategia del Green Deal della Ue di Ursula Von der Leyen e il conseguente disastro epocale. Le strategie del gruppo dirigente del sindacato capitanato dai leader sindacali ha solo prodotto un agglomerato di burocrati sindacali distaccati dalla realtà economico sociale di oggi. Sarebbe pertanto utile per tutti aprire una seria riflessione in grado di correggere alle radici un virus molto pericoloso, la burocrazia verticistica, che si è insediato nella storia per molti versi gloriosa del movimento sindacale.
Il virus oggi si chiama primato della burocrazia - fideistica e tendenzialmente degradante – la quale si cimenta in una contrapposizione al primato della politica, rimanendo prigioniera di sistemi governati dal mondo della finanza come la vicenda della ex Fiat lo sta oggi ampiamente dimostrando.
Basterebbe rileggersi le ultime interviste su Stampa e Repubblica degli ultimi 12 mesi a Maurizio Landini, leader della Cgil, per capirne bene in profondità come tutta la strategia della famiglia Agnelli abbia potuto trasferire - dopo il fallimento Ue del Green Deal- tutto il sistema produttivo dell’ex Fiat verso la maggior parte dei futuri investimenti negli Usa e di conseguenza liquidare, in contemporanea, tutto il sistema dei giornali di proprietà della famiglia : Repubblica, Stampa ecc. ,oramai inutili come strumenti di pressione per ottenere benefici e facilitazioni anche con aiuti sindacali impropri .
Il mercato delle interviste è una liturgia da tempo consolidata e molto redditizia .
Il fallimento di una strategia fatta di scioperi generali ha lasciato tracce molto profonde impossibili da rimuovere producendo fumisterie propagandistiche.
Che serva aprire un dibattito ampio in profondità anche per una vera riforma radicale del sindacato sembra sempre più un obbiettivo prioritario. Un esame di realtà oggettivo dimostra che le fumisterie liturgiche del richiamo all’unita sindacale oggi non serve ma per trovare una nuova vitalità al sindacato serve una riforma politico morale che accantoni gli auspici propagandistici per procedere in una sburocratizzazione del mondo sindacale fatto troppo spesso di spropositato sostegno delle strutture delle strutture istituzionali : il vero cuore pulsante della burocrazia delle confederazioni sindacali che implicano implicitamente una verticalizzazione del potere di controllo.







