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NEL DILUVIO ATTREZZARE LE ARCHE DELLE TRADIZIONI

NEL DILUVIO ATTREZZARE LE ARCHE DELLE TRADIZIONI

Rimanendo nella mitologia del diluvio, che oggi ci riguarda, essendo in atto la fine del mondo che le nostre generazioni viventi hanno conosciuto, è necessario recuperare il mito sumero riguardante Ziusudra, il Noè sumero), il cui nome significa "vita di lunghi giorni" o "prolungatore della vita", al quale è suggerito da Enki di attrezzare un’arca per salvare i semi della vita dal diluvio decretato dagli dèi su richiesta di Enlil.

Ziusudra

Nel testo “La Letteratura dell'antica Sumer”, curato dagli studiosi Jeremy Black, Graham Cunningham, Elanor Robson, e Gabor Zolyomi, si legge: “E avvenne che il vento di tempesta e l'uragano sorsero e infuriarono e le acque dell'abisso furono sopra la terra. Dopo che le cateratte del cielo ebbero spazzato la terra, e le tempeste ebbero per sette giorni e sette notti scosso e fatto oscillare l'arca, Utu il dio-sole apparve e illuminò cieli e terra. Ziusudra cavò una apertura nello scafo dell'enorme arca e l'eroe Utu la penetrò con i suoi raggi; e il re-sacerdote si prostrò dinanzi a lui”.

Dopo la fine della seconda guerra mondiale, la gran parte degli attuali viventi, ha conosciuto gli anni della Guerra Fredda, con la presenza della Nato e del Patto di Varsavia, alleanze militari della due grandi potenze nucleari: Usa e Russia. L’Europa era uscita disastrata dalla guerra intestina e divisa in due aree di influenza. Successivamente, con il crollo dell’Unione sovietica c’è stata l’illusoria idea degli Stati Uniti di essere diventati l’unica potenza egemone nel mondo. Illusoria idea sostenuta dalla follia ideologica della fine della storia introdotta da Fukuyama.

Poi la storia ha presentato il conto e siamo al diluvio attuale, dove tutto ciò che noi viventi (salvo qualche eccezione di centenari) abbiamo conosciuto verrà spazzato via, per dare luogo ad un assetto nuovo del mondo.

I segnali sono evidenti e sempre più chiari.

Pensiamo alla Nato, nata nel 1949 con il compito di tenere lontana l’Unione Sovietica dall’Europa divenuta Occidentale, ossia ad influenza Usa e Orientale, ossia ad influenza Sovietica.

La Nato, ora, nella nuova strategia Usa, si avvia a diventare altro. Nel documento della Casa Bianca è scritto: “Nel lungo termine, è più che plausibile che entro pochi decenni al massimo, alcuni membri della NATO diventino per la maggioranza non europei. Di conseguenza, è una questione aperta se guarderanno al loro posto nel mondo, o alla loro alleanza con gli Stati Uniti, nello stesso modo di coloro che hanno firmato la carta della NATO”.

È del tutto evidente che la Nato non sarà più quell’alleanza nata per tenere in Europa gli Usa, lontana la Russia sovietica e sottomessa la Germania. Anche il suo nome potrebbe (dovrebbe) cambiare da North Atlantic Treaty Organization a North Pacific Treaty Organization. Acronimo difficile.

Uno degli elementi meno discussi e maggiormente, a mio parere signiticativi, della documento della Casa Bianca, riguarda lo “spirito”.

Nel documento si legge: “Lo scopo del governo americano è garantire i diritti naturali dati da Dio ai cittadini americani. A tal fine, ai dipartimenti e alle agenzie del governo degli Stati Uniti sono state conferite poteri temibili. Questi poteri non devono mai essere abusati, sia sotto le spoglie della “deradicalizzazione”, della “protezione della nostra democrazia”, o di qualsiasi altro pretesto. Quando e dove questi poteri sono abusati, gli abusatori devono essere ritenuti responsabili. In particolare, i diritti di libertà di parola, libertà di religione e di coscienza, e il diritto di scegliere e orientare il nostro governo comune sono diritti fondamentali che non devono mai essere violati. Per quanto riguarda i paesi che condividono, o dicono di condividere, questi principi, gli Stati Uniti sosterranno con forza che vengano rispettati sia nella lettera che nello spirito. Ci opporremo a restrizioni anti-democratiche, guidate dalle élite, sulle libertà fondamentali in Europa, nell'Anglosfera e nel resto del mondo democratico, specialmente tra i nostri alleati”.

“La diplomazia americana – continua il documento - dovrebbe continuare a difendere la vera democrazia, la libertà di espressione e celebrazioni senza scuse del carattere e della storia individuali delle nazioni europee. L'America incoraggia i suoi alleati politici in Europa a promuovere questa rinascita dello spirito, e la crescente influenza dei partiti patriottici europei offre di fatto grandi motivi di ottimismo”.

Il documento, per quanto è possibile capire, è frutto di Maga, più che di Trump e Maga ha una profonda relazione con i fondamenti religiosi ai quali si richiamano gli Stati Uniti.

Per capire è necessario fare mente locale a quanto noi viventi nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale abbiamo avuto modo di osservare.

Il blocco sovietico era dipinto come materialista, ateo, a differenza del blocco cosiddetto occidentale, cristiano.

Nel corso di 80 anni, circa, l’Oriente europeo è passato dall’ateismo all’ortodossia religiosa, con Mosca che recupera la sua idea di essere l’erede di Bisanzio, proponendosi come la terza Roma. Nel contempo, l’Occidente europeo è diventato ateo, materialista, negazionista delle origini, propugnatore della cancel culture, di favole come la fine della storia di Fukuyama, del transumanesimo, del gender, della cultura lgbtq. L’Occidente prostratosi alla finanza si è inventato il green, il climate change.  

Il pupillo dei Rotschild Emmanuel Macron ha trasformato la ville lumière nella capitale del woke, nuova religione dell’Occidente europeo. In Inghilterra, che anche se non Ue, è Europa, le logiche fabiane, orwelliane, eugenetiche e malthusiane stanno trasformando il Regno Unito in una gabbia distopica e dittatoriale.

Alle critiche Usa, gli europei dell’armata Brancaleone che ha distrutto l’Unione Europea rispondono con lo slogan: “This is my flag”, “Questa è la mia bandiera”, avvolgendosi nella bandiera dell’Unione. Tra i primi Jacques Attali, la presidente della Bei Nadia Calviño e il diplomatico tedesco Sebastian Fischer, che ha riportato in auge il murale “The future is Europe”.

Jacques Attali, scrittore, banchiere, economista ed ex funzionario francese, è stato presidente della "Commissione per la liberazione della crescita" nominata dal presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy il 30 giugno 2007. Nello stesso anno, ottiene la nomina a relatore della commissione per il futuro presidente Emmanuel Macron, del quale Attali è ritenuto essere il primo "scopritore" politico. La commissione è composta da 42 membri fra loro eterogenei per formazione, esperienza professionale e convinzioni politiche. Fra di essi vi sono economisti, analisti, storici, demografi, politici, imprenditori, dirigenti pubblici, giornalisti, ma anche scrittori e medici. Fra i componenti anche membri stranieri, tra cui gli italiani Franco Bassanini e Mario Monti. La commissione ha concluso i suoi lavori il 23 gennaio 2008 con la presentazione di un Rapporto finale comprendente 316 proposte formulate consensualmente dai componenti il collegio.

Attali è stato consigliere speciale di Mitterand dal 1981 al 1991, quando è stato nominato presidente della londinese Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, l'istituzione finanziaria istituita su iniziativa dello stesso Attali dai governi occidentali per accompagnare i paesi dell’Europa centrale e dell’ex Unione Soviatica nella transizione verso un sistema economico di libero mercato.

Attali è rimasto in carica fino al 1994 anno nel quale ha creatolo studio Attali & Associés, destinato a fornire consulenze in materia di strategia, ingegneria finanziaria e fusione-acquisizione di grossi gruppi economici. Nel 1998 Attali ha fondato l’associazione non profit PlaNet Finance presente in 60 paesi che finanzia, consiglia e forma 10.000 società di micorfinanza.

Nadia María Calviño Santamaría è un'economista e politica spagnola, dal gennaio 2024 Presidente della Banca europea degli investimenti. In precedenza è stata dal 7 giugno 2018 al 29 dicembre 2023 ministro dell'Economia e dell'Impresa nei governi Sánchez. Dal 2014 al 2018 ha ricoperto il ruolo di direttore generale del bilancio della Commissione europea.

Sebastian Fischer è un diplomatico tedesco già portavoce del ministero degli Esteri.

Ad avvolgersi della bandiera europea sono gli stessi che hanno contribuito a costruire e a strutturare questa Unione Europea che è entrata nel diluvio.

Ben altre arche è necessario attrezzare per salvare quello che, sottaciuto dalla maggior parte delle analisi del documento della Casa Bianca, è la rinascita dello spirito, connessa con la storia delle nazioni e la storia delle nazioni europee è anche la storia delle loro radici culturali e religiose, delle loro tradizioni.

L'etimologia di "arca" deriva dal latino arca, che significa "custodia", "cassa" o "contenitore", e risale a una radice indoeuropea che indica "contenere" o "custodire". La radice indoeuropea è arek-, con il significato di "custodire" o "contenere" e dà origine anche a parole come arcere ("contenere", "chiudere").

La sida americana è anche tradizionale.

In questa stagione diluviale, indubbiamente il nuovo Papa Leone XIV ha avviato un’operazione che è una vera e propria arca, salvando la tradizione cristiana, che ha improntato per secoli la cultura europea, dalla deriva sociologica.

Una grande arca europea, in questo caso orientale, con la quale è necessario fare i conti, è il cristianesimo ortodosso.

Arche possibili possono essere organizzazioni culturali e sociali che ripropongano le radici d’Europa contrastando la deriva materialista e massificante delle ideologie riassumibili nella parola woke che, irridendo al suo significato, è lo strumento per fare dei popoli gregge manipolabile.

Ogni europeo che si rispetti, anziché avvolgersi nella bandiera di chi ha rovinato l’Europa dovrebbe trasformarsi in un novello Ziusudra: un costruttore di arca.

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