Una delle regole della propaganda è che deve essere credibile, non importa se sia vera o falsa.
Kaja Kallas, Alto rappresentante dell’Unione Europea per la politica estera, alla riunione dei 27 ministri degli esteri di qualche giorno fa ha detto che “l’idea che l’Ucraina stia perdendo è del tutto falsa”.
In un articolo di ieri sul Nuovo Giornale Nazionale ho messo in evidenza la situazione del fronte che non ripeto, rimandando a chi lo volesse all’articolo in questione: https://www.nuovogiornalenazionale.com/index.php/articoli-del-direttore/26535-renna-news-raccontando-fandonie-non-vince-la-guerra.html
La Kallas ha poi affermato che “se la Russia potesse conquistare l’Ucraina militarmente lo avrebbe già fatto”.
Infatti la Russia non ha i mezzi per conquistare tutta l’Ucraina, anche per il semplice fatto che anche ammesso che ci riuscisse, dovrebbe poi mantenere il Paese in uno stato di occupazione impensabile per risorse impegnate e per logistica.
Come faccia poi Kaja Kallas, assieme al suo coro di propagandisti del falso, a dire che Mosca invaderà l’Europa è chiaramente assurdo, frutto di una follia che non ha alcun fondamento nella realtà e, del resto, contraddittoria con le asserzioni precedenti.
Tuttavia il massimo del ridicolo la Kaja Kallas, che in quanto Alta rappresentante dell’Unione Europea fa fare una figuraccia all’intero grumo di potere asserragliato a Bruxelles, lo ha raggiunto con la seguente asserzione: “Negli ultimi cento anni la Russia ha attaccato più di 19 Paesi, alcuni tre o quattro volte. Nessuno di questi Paesi ha mai attaccato la Russia”.
Kaja Kallas deve essersi formata alla “Scuola della renna”, dove non c’è libro e non c’è penna.
Un’altra regola della propaganda è che deve essere a prova di effetto boomerang.
Facciamo due conti, mettendo nell’elenco delle invasioni russe negli ultimi 100 anni tutto quanto.
Periodo sovietico (1925–1991)
- 1929 – Conflitto sino-sovietico (Cina) – invasione della Manciuria nord-orientale per il controllo della Ferrovia Orientale Cinese.
- 1939 – Invasione della Polonia (insieme alla Germania nazista, Patto Molotov-Ribbentrop) – parte orientale della Polonia.
- 1939–1940 – Guerra d’Inverno contro la Finlandia – tentativo di annettere territori finlandesi.
- 1940 – Occupazione degli Stati baltici (Estonia, Lettonia, Lituania) – invasione e annessione.
- 1940 – Occupazione della Bessarabia e della Bucovina settentrionale (Romania).
- 1944 – Riconquista/occupazione di fatto di Polonia, Romania, Ungheria, Cecoslovacchia, Bulgaria (diventate poi satelliti sovietici).
- 1956 – Invasione dell’Ungheria per soffocare la rivoluzione.
- 1968 – Invasione della Cecoslovacchia (operazione “Danubio”) con truppe del Patto di Varsavia guidate dall’URSS.
- 1979–1989 – Invasione dell’Afghanistan.
Periodo Federazione Russa (1991–2025)
- 1992–1993 – Intervento armato in Transnistria (Moldavia) a sostegno dei separatisti.
- 1992–1994 e 1999–2009 – Due guerre in Cecenia (territorio russo, ma con uso massiccio di forza per reprimere l’indipendenza dichiarata).
- 1994 – Minaccia di invasione e pressione militare su Lettonia ed Estonia per le minoranze russe (non sfociata in invasione vera e propria).
- 2008 – Invasione della Georgia (Ossezia del Sud e Abcasia).
- 2014 – Annessione della Crimea (Ucraina) + sostegno armato ai separatisti del Donbass.
- 2022–oggi – Invasione su larga scala dell’Ucraina.
Ecco di seguito i Paesi che hanno invaso la Russia negli ultimi 100 anni.
La Russia (inteso come il territorio della Russia attuale o del suo predecessore principale, l’Unione Sovietica/RSFSR) negli ultimi 100 anni (1925–2025) è stata invasa o ha subito occupazioni militari straniere sul proprio territorio in questi casi principali:
1. Seconda Guerra Mondiale (1941–1944)
- Paese invasore principale: Germania nazista
- Alleati dell’Asse che hanno partecipato all’invasione:
- Italia (Corpo di Spedizione Italiano in Russia, poi ARMIR)
- Romania (ha fornito il contingente più numeroso dopo la Germania)
- Ungheria
- Finlandia (ha riconquistato e occupato territori persi nel 1939–40, arrivando fino a nord di Leningrado)
- Slovacchia
- Croazia (legione croata)
- Volontari spagnoli (Divisione Azul)
- Legioni di volontari dai Paesi occupati dalla Germania (Belgio, Paesi Bassi, Francia, Norvegia, ecc.)
- Estensione: l’invasione arrivò fino a Mosca (fermata), Leningrado (assedio), Stalingrado e il Caucaso. Gran parte della Russia europea occidentale fu occupata.
2. Guerra civile russa e interventi stranieri (1918–1922) – al confine dei 100 anni.
Anche se inizia appena prima del 1925, gli ultimi combattimenti e ritiri terminano nel 1922–1925 (Estremo Oriente):
- Regno Unito, Stati Uniti, Giappone, Francia, Italia, Grecia, Polonia, Cecoslovacchia, Romania, Serbia e altri inviarono truppe o occuparono porzioni di territorio russo (Murmansk, Arcangelo, Vladivostok, Crimea, Odessa, Baku, ecc.).
- Il Giappone occupò l’Estremo Oriente russo fino al 1922 e Sachalin nord fino al 1925.
Se allarghiamo l’analisi alla prima Guerra mondiale, il quadro è il seguente.
I paesi che invasero effettivamente il territorio russo (o quello che allora era considerato territorio russo/dell’Impero) furono essenzialmente due:
- Impero Tedesco (Germania)
- Le offensive tedesche più importanti che penetrarono in profondità nel territorio russo furono:
- 1915: la grande offensiva di Gorlice-Tarnów (maggio-settembre 1915), che portò alla conquista di gran parte della Polonia russa, della Lituania, della Curlandia e di parti della Bielorussia e dell’Ucraina occidentale.
- 1917-1918: dopo la rivoluzione bolscevica e l’armistizio di Brest-Litovsk, le truppe tedesche occuparono vasti territori occidentali (Ucraina, Bielorussia, Paesi Baltici) nell’operazione Faustschlag (febbraio-marzo 1918).
- Le offensive tedesche più importanti che penetrarono in profondità nel territorio russo furono:
- Impero Austro-Ungarico
- Insieme ai tedeschi, partecipò alle offensive del 1915 (conquista della Galizia orientale e della Polonia russa).
- Nel 1914 aveva già occupato temporaneamente parti della Galizia occidentale e della Volinia, ma fu poi respinto.
- Nel 1916-1917, durante e dopo l’offensiva Brusilov, perse gran parte dei territori conquistati, ma nel 1915 aveva comunque partecipato all’invasione di territori russi.
- Impero Ottomano (in misura molto più limitata)
- Combatté sul Fronte del Caucaso (1914-1918).
- Nel 1914-1915 le truppe ottomane invasero brevemente parti del Caucaso russo attuale Armenia e Georgia orientale), ma furono respinte nella battaglia di Sarıkamış (disastrosa per gli ottomani).
- Successivamente (1916-1917) fu la Russia a spingersi in profondità in Anatolia orientale, quindi l’invasione ottomana del territorio russo rimase limitata e di breve durata.
Per un Altissimo rappresentante fare affermazioni come quelle fatte da Kaja Kallas è aver dimenticato che (altra regola della propaganda) “il principio di realtà prima o poi presenta il conto).
Se si fosse formata davvero alla “Scuola della renna”, dove non c’è libro e non c’è penna, potremmo compatire Kaja Kallas, anche se ci troveremmo costretti a pensarla come allevatrice dei nobili animali, non certo come Altissimo rappresentante europeo.
Il fatto è che Kaja Kallas, nata il 18 giugno 1977 a Tallinn (Estonia), ha completato la sua istruzione scolastica e universitaria in istituzioni estoni di prestigio. Ha frequentato la scuola primaria e secondaria a Tallinn, in particolare il Tallinn Lilleküla Gymnasium e, s
uccessivamente, si è laureata in giurisprudenza presso l'Università di Tartu nel 1999, ottenendo una laurea triennale (bachelor's degree) in legge.
Ha poi approfondito gli studi con una specializzazione in diritto europeo della concorrenza durante la sua carriera legale iniziale e ha completato un Executive Master of Business Administration (EMBA) presso l'Estonian Business School nel 2010.
Il padre di Kaja Kallas, Siim Kallas, è stato primo ministro estone (2002-2003) e commissario europeo (2004-2014).
Impossibile che a scuola e in famiglia Kaja Kallas non abbia mai sentito parlare dell’invasione della Russia da parte della Germani nazista e dell’Italia fascista, con il loro nutrito numero di alleati, salvo che quell’invasione non sia considerata giusta in quanto condotta contro l’allora Russia comunista. Se invadi la Russia quando è comunista sei un liberatore, anche se sei nazifascista?
Che ne sappiamo di cosa insegnano a Tallin.
Rimane il fatto che non è possibile che l’avvocato Kaja Kallas continui a svolgere il ruolo di Alto rappresentante dell’Unione Europea dicendo quel che ha detto, in quanto, non essendo credibile che sia frutto di ignoranza, significa che è frutto di propaganda becera e autolesionista.








