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RENNA NEWS, RACCONTANDO FANDONIE NON VINCE LA GUERRA

RENNA NEWS, RACCONTANDO FANDONIE NON VINCE LA GUERRA

La credibilità dell’Unione Europea è ormai sotto i tacchi delle scarpe a causa della continua emissione di fandonie con le quali si tenta di narrare una realtà inesistente; una realtà che sta solo nella fantasia malata di chi narra e che solo una propaganda di regime, con media pagati e proni, tenta di far passare per effettuale.

L’esempio classico è quello di qualche giorno fa dell’altissimo rappresentante dell’Unione Europea per la politica estera Kaja Kallas.

Kaja Kallas, al termine della videoconferenza con i ministri degli Esteri Ue, ha detto che le cose in Russia "non stanno andando così bene come vorrebbero farci credere. La loro economia è in una posizione molto negativa e non stanno ottenendo quelle vittorie sul campo di battaglia che rivendicano, quindi penso sia importante mettere pressione sulla Russia per raggiungere davvero il punto in cui siano nella necessità di negoziare davvero, perché finora non l'abbiamo visto da parte russa".

La Kallas che mente sapendo di mentire al riguardo delle condizioni del fronte, non ha mancato di sottolineare l'importanza di procedere con le sanzioni, dal momento che l'effetto combinato di quelle Ue e Usa hanno fatto crollare i ricavi petroliferi di Mosca del 35%. "Se vogliamo impedire che questa guerra continui dobbiamo frenare l'esercito della Russia e anche il loro budget militare", vicino al 40% del totale, prosegue Kallas, evidenziando che il fatto stesso che Mosca spenda così tanto per il settore (a fronte di una spesa sociale del 16%) implica un desiderio di usare nuovamente le forze armate, "e questa è una minaccia per tutti noi".

Partiamo dal fronte, utilizzando una fonte ucraina, giusto per evitare che qualche testolina brillante dica che sono influenzato dalla propaganda di Mosca.

La fonte è Olha Kyrylenko dell’Ukrainska Pravda.

Sul quotidiano ucraino si legge che il “tentativo degli Stati Uniti di spingere l'Ucraina a un accordo di "pace" con la Russia arriva in un momento in cui le forze di difesa si trovano ad affrontare una situazione difficile al fronte. Questo è stato il caso per la maggior parte del tempo durante i quasi quattro anni di guerra su vasta scala: l'Ucraina, dopotutto, sta resistendo a un nemico con un esercito molto più numeroso e meglio equipaggiato. Eppure, ora che l'Ucraina si prepara a entrare nel quinto anno di guerra su vasta scala, le difficoltà al fronte si fanno sentire in modo particolarmente acuto. I russi stanno cercando di "isolare" completamente l'Oblast' di Donetsk e di respingere le forze difensive oltre il fiume Oskil, nell'Oblast' di Kharkiv. Allo stesso tempo, stanno avanzando attivamente attraverso l'Oblast' di Zaporižžja e hanno aperto un nuovo fronte nell'Oblast' di Dnipropetrovsk diversi mesi fa”.

Ukrainska Pravda ci spiega quali sono le ragioni di questa situazione.

“In primo luogo – scrive Olha Kyrylenko -, le forze di difesa stanno esaurendo la fanteria, ovvero coloro che tengono la prima linea con i loro corpi e i loro fucili. E diciamocelo, non abbiamo ancora imparato a combattere usando solo i droni. In secondo luogo, come hanno sottolineato autorevoli personalità militari, sia a livello ufficiale che informale, le decisioni prese ai massimi livelli stanno diventando sempre più discutibili e arrivano troppo tardi. In terzo luogo, purtroppo i russi hanno ancora la superiorità aerea in termini di numero di droni sia sulla linea del fronte che a 10-20 km di distanza”.

Kaja Kallas legge la stampa ucraina o solamente Renna-news, il giornale informatissimo delle renne sulla guerra in Ucraina?

Sulla base di informazioni tratte dai militari Olha Kyrylenko scrive che “il fronte non sta effettivamente crollando” e che la “linea di contatto potrebbe ancora essere mantenuta se l'Ucraina decidesse di continuare a combattere. Ciò richiederebbe una maggiore mobilitazione; decisioni tempestive e competenti da parte del comando; un reporting onesto ai comandanti di corpo d'armata, al comandante in capo e allo Stato Maggiore (questo è indissolubilmente legato al punto precedente); e il recupero dell'iniziativa aerea”.

Secondo Olha Kyrylenko è “probabile che le battaglie più dure in prima linea nel 2026 si svolgano nell'Oblast' di Donetsk. Nello scenario migliore, le forze di difesa combatteranno per Lyman, Siversk, Kostiantynivka, Druzhkivka, Myrnohrad e Dobropillia. In uno scenario più pessimistico, combatteranno per Kramatorsk e Sloviansk”.

Dep tre

Pokrovsk è in gran parte perduta. Ci sono ancora posizioni ucraine nella periferia settentrionale della città, ma la maggior parte di Pokrovsk è sotto il controllo russo. L'Ukrainska Pravda ha informazioni secondo cui l'intera parte della città a sud della linea ferroviaria, che la taglia a metà, è in mano ai russi. La linea di contatto, secondo le informazioni dell'Ukrainska Pravda, corre quasi lungo il confine settentrionale della città. La mappa dello Stato Maggiore per il fronte di Pokrovsk è obsoleta di almeno un mese.

Una recente dichiarazione del 7° Corpo delle Forze d'assalto aeree in merito al rastrellamento del centro di Pokrovsk non riflette la reale situazione, affermano fonti dell'Ukrainska Pravda e i russi stanno portando materiale bellico almeno dal 6 novembre.

Scrive Olha Kyrylenko “«I carri armati di quei bastardi sono già a Pokrovsk, i mortai di quei bastardi sono già a Pokrovsk», ha detto un vice comandante di battaglione sul fronte di Pokrovsk a Ukrainska Pravda. «La storia [cioè le bugie raccontate dai comandanti superiori – ndr] continua, continuano a giocare a questo gioco. E così fa l'intero Paese. Possiamo scordarci di questa città. I ​​russi si stanno preparando ad assaltare i villaggi successivi, che cadranno come tessere del domino».

Bugie raccontate dai comandanti superiori, catena di comando dove il feed back dal fronte è falso per evitare problemi, decisioni dei vertici sempre più discutibili.

Kaja Kallas vuole avere la decenza di leggere cosa scrivono i giornali ucraini? E la stessa cosa hanno la decenza di farla i media occidentali ormai solamente dediti alla propaganda vuota di senso?

“Pokrovsk – scrive Olha Kyrylenko - è la prima città in questa guerra che l'Ucraina ha perso non per terra, ma per aria. Intorno ad agosto di quest'anno, i russi hanno stabilito il controllo dei droni sullo spazio aereo di Pokrovsk con l'aiuto particolare di Rubić , una delle loro unità UAV più efficaci. Di conseguenza, la logistica e la rotazione delle truppe sulle posizioni sono diventate impossibili. Non esiste ancora una soluzione unificata e scalabile per contrastare i piloti di droni russi a livello delle forze di difesa”.

Dep due

Veniamo a Myrnohrad, una città satellite di Pokrovsk, che rimane sotto il controllo delle forze di difesa ucraine. Il rischio maggiore per Myrnohrad è la perdita delle ultime strade rimaste che conducono alla città, poiché ciò "chiuderebbe" un semi-accerchiamento esistente. Le vie di accesso a Myrnohrad sono limitate, e i russi ne sono ben consapevoli. Un ufficiale della Marina ha dichiarato a Ukrainska Pravda: "Lungo la rotta per Myrnohrad, ormai è praticamente una zona grigia. Ma invece di ritirarci, riceviamo l'ordine di inviare ancora più persone per difenderla. Sembra ridicolo, per usare un eufemismo".

A Kostiantynivka, ci informa Olha Kyrylenko, “le forze russe si sono infiltrate in città ormai da oltre un mese e gli scontri a fuoco si susseguono regolarmente. «E non si tratta più di semplici gruppi di sabotaggio», ha sottolineato il comandante di un plotone di droni della 93a Brigata, che opera sul fronte di Kostiantynivka, in una telefonata con Ukrainska Pravda”.

Konstakha, come la chiamano i militari, è completamente visibile ai russi dai droni, che la bombardano costantemente. Secondo i rapporti del 19° Corpo d'Armata, i russi stanno mantenendo la loro strategia di non assaltare Kostiantynivka, ma di aggirarla, almeno passando per Druzhkivka. In altre parole, tentano di conquistare due città contemporaneamente. Ecco perché continuano a cercare di estendere le loro tenaglie: quella orientale dalla direzione di Chasiv Yar e quella occidentale dal saliente di Dobropillia.

Non va meglio a Lyman e Siversk, le due città di accesso a Sloviansk. I russi hanno già fatto irruzione in entrambe le città diverse volte, ma le forze di difesa sono riuscite a respingerli ogni volta. È probabile che presto inizino scontri di strada in entrambe le città. Verso la fine dell'autunno, le forze di difesa ucraine avevano perso, in tutto o in parte, altri tre villaggi a ovest di Bilohorivka: Hryhorivka, Serebrianka e Dronivka. Questo ha esposto Siversk da nord e, con la perdita della foresta di Serebrianka hanno creato un corridoio continuo per i russi che si estendeva da Bilohorivka e Verkhnokamianske occupate attraverso la foresta e infine verso Lyman. La cattura di Siversk aprirebbe la strada ai russi verso Sloviansk.

“Un dettaglio che non è passato al di fuori degli ambienti militari – sottolinea Olha Kyrylenko - è la perdita definitiva della foresta di Serebrianka alla fine di settembre di quest'anno. Si tratta di una fitta area forestale che si estende per 8.000-10.000 ettari e che, insieme al fiume Siverskyi Donets, copre gran parte dell'Oblast' settentrionale di Donetsk. La nuova linea di contatto su questo fronte è la ferrovia Lyman-Yampil. Le forze di difesa ucraine stanno cercando di mantenere il controllo di questa linea”.

L'Ukrainska Pravda ha informazioni secondo cui i russi intendono aggirare Lyman, come hanno fatto con la maggior parte delle principali città negli ultimi anni: da est via Yampil, e da ovest via Drobysheve, dove è stata registrata anche una presenza russa.

La cattura di Lyman aprirebbe un'altra strada per Sloviansk, più breve e diretta rispetto a quella che passa per Siversk, anche se comporta l'attraversamento del fiume Siverskyi Donets.

Dobropillia, Druzhkivka, Kramatorsk e Sloviansk sono ancora tutte completamente controllate dalle forze di difesa ucraine, ma si trovano a 10-20 km dalla linea di contatto e vengono regolarmente colpite da droni russi e bombe aeree teleguidate.

“Dobropillia e Druzhkivka - scrive Olha Kyrylenko - stanno diventando ogni giorno meno abitabili. Le evacuazioni civili da entrambe le città sono in corso dall'estate. Kramatorsk e Sloviansk rimangono gli ultimi baluardi della vita urbana civile nell'Oblast' di Donetsk, sia per i civili che per i militari, ma purtroppo anche le loro prospettive sono incerte. Un comandante di un'unità UAV attualmente di stanza a Kramatorsk ha dichiarato a Ukrainska Pravda: «Il tipo di vita che esiste ora a Kramatorsk scomparirà; la città inizierà a spegnersi intorno ad aprile o maggio 2026. Purtroppo, entro l'estate Kramatorsk inizierà a trasformarsi in un'altra Kostiantynivka. Le cose non miglioreranno»”.

La situazione a Zaporižžja è assai critica.

dep uno

Come scrive il Kyiv Independent, il 27 novembre un'unità ucraina si è ritirata dalla sua posizione nei pressi di Huliaipole in modo "non coordinato", consentendo alle truppe russe di penetrare nei fianchi delle forze ucraine. A dichiararlo è stato Vladyslav Voloshyn, portavoce delle Forze di difesa del sud.

Huliaipole è ora minacciata dalla rapida avanzata russa nell'Oblast' orientale di Zaporižžja.

Voloshyn, in un commento all'agenzia di stampa Interfax-Ucraina, ha affermato che le truppe ucraine si sono raggruppate per preservare il personale e difendersi in modo più efficace, ma una delle unità si è ritirata in modo caotico.

"Ciò - ha aggiunto Voloshyn - ha esposto uno dei fianchi della nostra struttura operativa in quest'area, lasciando senza copertura il personale dell'unità adiacente. Il nemico, approfittando di questa situazione e delle difficili condizioni meteorologiche, è penetrato nel fianco delle Forze di Difesa".

Il 26 novembre, le forze russe hanno completato la cattura di Vysoke, il gruppo di analisi e mappatura ucraino, come riportato da DeepState. Vysoke si trova appena a nord-est di Huliaipole.

La perdita dell'insediamento riflette la costante avanzata russa in vista della stagione dei combattimenti invernali.

La scorsa settimana gli invasori russi sono stati sul punto di occupare completamente la città di Huliaipole, nell'oblast' di Zaporizhzhya, anche se gli ucraini hanno impedito la perdita della città e rallentato l'avanzata russa.

DeepState scrive: “Quando il nemico ha sfondato le unità a sinistra della 102a, si è trovato di fronte a gruppi nemici infiltrati sul fianco e nelle retrovie. Allo stesso tempo, uno dei battaglioni della 102a Brigata di Difesa Territoriale ha perso il comando e il controllo, e le truppe sono state abbandonate a sé stesse. Non sapendo cosa fare, hanno deciso di ritirarsi come un'unità intera. Quasi due compagnie hanno iniziato a lasciare la zona di Zelenyi Hai e Vysoke in gruppi".

Successivamente, ha precisato DeepState, il caos nelle formazioni di battaglia è quasi completamente scomparso e i russi hanno rallentato la loro avanzata.

Il 15 novembre, il portavoce delle Forze di Difesa del Sud, Vladyslav Voloshyn, ha dichiarato che esiste il rischio di ulteriori avanzate russe verso Huliaipole, in particolare lungo la rotta che parte da Pokrovske, nell'Oblast' di Dnipropetrovsk. Ha confermato che le forze russe stanno cercando di isolare la città e di tagliarla fuori dalle principali vie logistiche.

Il 16 novembre, l'ISW ha affermato che la situazione intorno a Huliaipole rimane "molto grave", con le forze russe che continuano ad avanzare verso la città, che dista 4-8 chilometri.

Il fronte di Zaporizhia (o Zaporizhzhia) rappresenta uno dei settori più critici del conflitto russo-ucraino.

A fine novembre 2025, le difese ucraine stanno subendo una pressione intensa da parte delle forze russe, con avanzate significative che hanno portato a un "crollo localizzato" di alcune linee, secondo analisti militari come Julian Röpke di Bild e rapporti OSINT come DeepState. Le forze ucraine hanno effettuato ritiri tattici da più villaggi per preservare risorse, ma il ritmo delle perdite territoriali (circa 4-5 km ogni pochi giorni) minaccia l'intero settore, inclusa la città strategica di Huliaipole.

A Huliaipole le forze russe (principalmente del Gruppo "Vostok" e unità della 5ª Armata Combinata) hanno attraversato il fiume Yanchur a inizio novembre, occupando villaggi chiave come Uspenivka, Rybne (Rybino), Sladke, Novoe, Novouspenivske e Novonikolayivka. Questo ha creato una "zona grigia" estesa (aree contese) che assorbe difese ucraine, con avanzate di 8 km in pochi giorni verso nord-est e est di Huliaipole.

L’opinione di alcuni analisti e che i russi intendano sfondare nella parte a ovest di Huliaipole per giungere ad accerchiare e assediare Zaporizhzhia.

Come si può ben vedere dalle varie fonti, Kaja Kallas non racconta il vero e raccontare fandonie non va vincere la guerra.

Ancor più fandonia è quella, peraltro assolutamente contraddittoria con le sue stesse affermazioni, che Putin intende invadere l’Europa.

La logica fa dire che se la Russia, pur dotata di forze largamente superiori a quelle ucraine, è rimasta dal 2022 ad oggi inchiodata sull’attuale linea del fronte, è impensabile che abbia la possibilità non solo di invadere l’Europa, ma anche di conquistare la stessa Ucraina.

La totale perdita di credibilità dell’Unione Europea si trasmette, inevitabilmente, nei rapporti diplomatici, producendo l’esclusione di Bruxelles dalle trattative di pace. Meglio che un attore chiacchierone e pasticcione resti fuori dai rapporti che stanno intercorrendo tra Kiev e Washington e tra Washington e Mosca. Un suo intervento non farebbe altro che mettere sabbia nelle trattative già di per sé difficili.

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