di Vito Schepisi
Sono passati circa 800 giorni dal 7 ottobre 2023 quando, con un piano premeditato e contro la popolazione civile (come ha stabilito il rapporto di Amnesty), i miliziani di Hamas hanno trucidato in modo orribile, in una sola nottata, 1.200 esseri umani (giovani, anziani, donne e bambini) tra la popolazione civile, catturandone in aggiunta altri 251, per tradurli a Gaza come ostaggi.
Come si sa, questi civili presi in ostaggio sono stati utilizzati, sia come come scudi umani e sia come oggetti di scambio (in rapporto di uno a dieci), con detenuti condannati dai tribunali israeliani per altri odiosi reati di terrorismo contro la popolazione civile in Israele.
Secondo Amnesty, gli attacchi del 7 ottobre non furono episodi isolati, ma parte d'un piano coordinato premeditatamente, e deliberatamente diretto contro la popolazione civile.
Per dirla in chiaro, le persone civili non sono state vittime colpite per caso, ma bersagli presi volontariamente di mira.
Il Rapporto di Amnesty, inoltre, ha stabilito, adducendone le prove, che gli ostaggi (tradotti nei cunicoli scavati nei sottosuoli di Gaza) sono stati anche sottoposti a violenza fisica, con le donne fatte oggetto anche di violenza sessuale e con alcuni ammazzati in stato di prigionia.
Sempre il documento di Amnesty per “Omicidi, torture, violenze sessuali, detenzione arbitraria e privazione dei diritti fondamentali” denuncia Hamas per crimini contro l'umanità.
Nel rapporto di 173 pagine, Amnesty si sofferma anche sulle condizioni di detenzioni degli ostaggi, denunciando altresì casi di “malnutrizione, isolamento, minacce, maltrattamenti sistematici e impiego di violenza psicologica".
Ottocento giorni son tanti e dire che c'è chi l'aveva capito da subito!
In Italia, di contro, che si fa?
In Italia c'è chi concede le chiavi delle città italiane e le cittadinanze onorarie a chi ha difeso Hamas, a chi nega queste violenze, a chi ritene invece Israele colpevole di quanto accaduto, e di contro, per somma di cinismo, parla di "genocidio" israeliano contro la popolazione palestinese.
E' assurdo, ma accade anche che in Italia si sia anche sviluppata una campagna d'odio antisemita, con manifestazioni violente, con aggressioni a cittadini inermi, con occupazioni, con blocchi stradali e ferroviari, con l'incendio di auto private, con le vetrine dei negozi spaccate, con la devastazione delle città, con atti di intolleranza, con minacce e con odiose discriminazioni.
Ed il silenzio delle forze politiche d'opposizione s'è fatto così rumoroso da tormentare persino la comune buona coscienza degli esseri umani.








