di Alexsandr Dugin(a cura di Roberto Pecchioli)
Offriamo un interessante contributo sulla situazione geopolitica mondiale attuale, da parte di uno dei più influenti intellettuali russi. A cura di Roberto Pecchioli. Tradotto da www.noticiasholisticas.ar .
Recentemente sono accaduti diversi importanti avvenimenti nella politica mondiale. Da un lato, l'assassinio del conservatore cristiano Charlie Kirk, una delle figure chiave del movimento MAGA, e poi il suo funerale, a cui hanno partecipato centinaia di migliaia di persone, tra cui l'intero governo degli Stati Uniti (e in cui ha avuto luogo la storica riconciliazione tra Trump e Musk), a simboleggiare la determinazione della metà conservatrice della società americana a cambiare radicalmente l'intero sistema di fronte alla minaccia che si scateni un terrorismo liberal su larga scala. Dall'altro lato, abbiamo il fatto che Gran Bretagna, Canada, Australia (ovvero il Commonwealth) e Portogallo (tradizionale alleato dell'Impero britannico) hanno riconosciuto la Palestina. Il Primo Ministro Netanyahu, che sta perseguendo una politica aggressiva di espansione del Grande Israele e praticando un autentico genocidio contro la popolazione palestinese a Gaza, ha maledetto questi paesi e i loro governanti, promettendo loro una punizione terribile.
Allo stesso tempo, Trump e gli Stati Uniti sono pienamente dalla parte di Netanyahu, mentre i paesi europei della NATO sembrano essere contro di lui. Che cosa sta succedendo? È chiaro che l'Occidente collettivo è diviso su molti fronti e posizioni, in particolare riguardo al Grande Israele. Qui il quadro è il seguente: i globalisti di sinistra, le reti di Soros e il Partito Democratico statunitense sono pro-Palestina e anti-Netanyahu. Sono loro che hanno inviato la flottiglia Sumud con Greta Thunberg a Gaza. Dalla parte della Palestina ci sono i musulmani d'Europa e degli Stati Uniti, i salafiti 1 e la sinistra: marxisti culturali, persone transgender, furries 2, Black Lives Matter, LGBT+ e immigrati clandestini (tutti banditi in Russia). Questo è il fronte degli oppositori di Trump. L'altro polo: l'AIPAC (American Israel Political Affairs Committee, un'influente lobby filo-israeliana), i neoconservatori, i sionisti di destra, parte del movimento MAGA (una minoranza, indubbiamente, rispetto a figure come Tucker Carlson, Candace Owens, Steve Bannon, Alex Jones, Matt Gaetz e persino, più di recente, lo stesso Charlie Kirk che si era opposto a Netanyahu) e, soprattutto, lo stesso Trump. In generale, sono tutti critici nei confronti dell'Islam per la sua espansione culturale e della Cina per la sua incredibile crescita economica e tecnologica.
Indubbiamente i leader dei movimenti populisti di destra nell'UE, che quasi ovunque sono diventati i candidati più popolari in termini di sostegno politico, sono a favore di Netanyahu e Trump. Tuttavia, la maggior parte dei sostenitori del MAGA negli Stati Uniti, pur non essendo a favore della Palestina, è contraria alla lobby israeliana negli Stati Uniti. Così come la maggior parte dei populisti di destra in Europa. Questo è il terzo polo che si sta sollevando contro George Soros e Netanyahu. Questa è la posizione sostenuta dalla popolazione occidentale in generale. Ma le élite hanno scelto una strada diversa. C'è un’evidente contraddizione: ai vertici della vita politica, anche tenendo conto dell'opposizione populista di destra, c'è uno scontro tra le reti di Soros e la lobby filo-israeliana. Tra la popolazione, tuttavia, c'è la ferma convinzione che entrambe siano inaccettabili. Emerge quindi una chiara incoerenza. Negli Stati Uniti, questa terza posizione, opposta sia a Soros che a Netanyahu, ha raggiunto la sua massima espressione ed è difesa da figure come Tucker Carlson, Candace Owens, Steve Bannon e Alex Jones, ovvero praticamente tutti i principali ideologi del MAGA. Elon Musk si oppone fermamente a Soros ed è chiaramente critico nei confronti di Netanyahu, ma cerca di non enfatizzare troppo la sua opposizione al governo israeliano. In Europa, ai rappresentanti di questa terza posizione non è consentito esprimersi. Lì, la censura liberale è al suo apice. Negli Stati Uniti, sentendosi più potente, il MAGA ha iniziato a comportarsi con maggiore libertà. Lo stesso Charlie Kirk, poco prima di morire, espresse la sua legittima sorpresa: perché c'è meno libertà di criticare Netanyahu negli Stati Uniti che in Israele? I nemici accaniti di Netanyahu nel campo del MAGA ne hanno dedotto l'ipotesi che i servizi segreti israeliani possano essere coinvolti nell'assassinio di Kirk. Ma questa ipotesi non ha ricevuto molto sostegno ed è stata addirittura respinta dal politico americano più radicale, Nick Fuentes 3, le cui dichiarazioni sono davvero estreme ed eccessive. Di sicuro , nonostante il suo estremismo, il suo pubblico sta crescendo rapidamente e, nonostante la giovane età, si sta trasformando da figura politica marginale a personalità politica influente. Dopo lo storico evento della cerimonia di addio di Kirk allo stadio dell'Arizona, tutte queste tendenze non faranno che radicalizzarsi. Nessuno dubita che i responsabili dell'omicidio di Kirk siano i liberali globalisti, una sorta di Soros collettivo. E le masse chiedono l'arresto di Soros e il sequestro dei suoi fondi tramite il RICO 4, che consente alle forze dell'ordine di agire in regime di emergenza: arrestare, interrogare, sequestrare documenti, tracciare transazioni finanziarie, ecc. In sostanza, Trump ha equiparato George Soros e suo figlio Alexander 5 a nemici pubblici. È interessante notare che, per quanto riguarda la Russia, si osserva la stessa divisione tra i paesi occidentali e le forze politiche. Le reti di Soros, i globalisti, si oppongono ferocemente e aggressivamente alla Russia e sostengono totalmente Zelensky. Questa è la posizione delle élite globaliste liberali dell'UE: Starmer, Macron, Merz, essenzialmente le stesse forze che hanno riconosciuto la Palestina. Negli Stati Uniti è precisamente il Partito Democratico a continuare a insistere per nuove forniture di armi a Kiev, l'imposizione di nuove sanzioni alla Russia e un'escalation diretta del conflitto. Trump afferma che la guerra in Ucraina è la guerra di Biden, non la sua; quella dei globalisti, non quella del MAGA. Ecco perché vuole porvi fine il prima possibile, ma non sa come. I sostenitori di Netanyahu prestano molta meno attenzione alla Russia. È un problema minore rispetto al Grande Israele e persino alla Cina, che è il numero tre. Ci sono alcune figure nella lobby apertamente filo-israeliana negli Stati Uniti (il “terrorista” Lindsey Graham e Richard Blumenthal, un altro “terrorista”, ma del Partito Democratico, 6 così come Mark Levine della catena televisiva Fox ed altri) che insistono nel continuare la guerra con la Russia e stanno facendo pressione su Trump in quella direzione. Trump oscilla tra il MAGA e i neoconservatori, che rappresentano quello stesso "stato profondo", il cui nucleo duro sono precisamente i globalismi di sinistra. È significativo che Netanyahu, in uno dei suoi discorsi, abbia attaccato chiaramente lo Stato profondo, sottolineando ancora una volta che il sionismo di destra (che ci piaccia o no) è una cosa, e il globalismo di sinistra un'altra. Per Soros, Netanyahu è un nemico ideologico, esattamente come Trump, Putin, Orbán, Xi Jinping e l’indiano Modi. La situazione non è semplice e va analizzata nel dettaglio. Prima di Trump, tutto era più facile. L'Occidente collettivo era di sinistra liberale e globalista: l'ideologia, la politica e la strategia di Soros erano, in linea di massima, comuni a tutti. Era una dittatura unanime dello Stato Profondo internazionale. Ora tutto è più complicato. Naturalmente, il polo globalista di sinistra e lo Stato Profondo internazionale mantengono le loro posizioni. Questo Stato Profondo controlla praticamente l'Europa intera e ricopre posizioni importanti negli Stati Uniti. Non si tratta solo del Partito Democratico, ma anche di un gran numero di funzionari, tra cui giudici, sceriffi, governatori, alti ufficiali militari, burocrati, personalità della cultura, giornalisti, blogger e oligarchi. Sotto il suo controllo ci sono la Federal Reserve, Larry Fink di BlackRock (di recente diventato presidente del Forum di Davos, in sostituzione di un altro globalista, Klaus Schwab), la maggior parte dei magnati della Silicon Valley e dei finanzieri di Wall Street. Le sue posizioni nella CIA e nell'FBI sono estremamente forti. Ma anche il polo MAGA, riunitosi dopo l'assassinio di Charlie Kirk, si sta rafforzando. E qui la riconciliazione tra Elon Musk e Donald Trump è assai simbolica. Elon Musk non solo ha fatto molto per la vittoria di Trump, ma subito dopo l'insediamento di Trump ha realizzato varie riforme, eliminando tutta una serie di strutture globaliste di sinistra: USAID 7, Ministero dell'Istruzione, ecc. È importante notare che l'Occidente collettivo si è diviso non in due, ma in tre parti: i globalisti di sinistra (Soros, l'UE, il Partito Democratico); l'influente lobby sionista (che controlla in parte il populismo di destra); i movimenti radicati come MAGA, critici sia nei confronti dei globalisti che dei sionisti. Sia ideologicamente che geopoliticamente, la cosa più vicina a noi è il "popolo profondo". È emerso dall'ombra e sta gradualmente diventando una forza indipendente. Tutti questi sono fattori nuovi a cui non siamo abituati. Tradizionalmente, le forze di sinistra erano vicine all'URSS, ma oggi, nell'Occidente moderno, o semplicemente non esistono più o sono degenerate in una parodia del trotzkismo, ossessionate dal genere e dagli immigrati clandestini, e si sono trasformate in strumenti nelle mani dei globalisti di sinistra e dello stesso Soros. Ecco perché non solo sono inutili per noi, ma addirittura ostili. NOTE1 Il salafismo è un movimento islamico internazionale radicale e conservatore, legato a una lettura letterale del Corano, sostenitore della sharia, la legge islamica. E’ la dottrina semi ufficiale dell’Arabia Saudita. 2. Furry è un termine politico nuovo, che descrive lì appartenenza al furry fandom, una sottocultura legata agli animali antropomorfi. E’ una corrente animalista e insieme antispecista ( i sostenitori dell’uguaglianza radicale tra tutti gli esseri viventi). 3, Nick Fuentes (1998- ) è un attivista americano di estrema destra, cattolico e tradizionalista.
4. Il RICO , Racketeer Influenced and Corrupt Organizations Act, è una legge americana del 1970 pensata per combattere il crimine organizzato, inclusa la mafia.
5. Alexander Soros ( 1985- ) ultimo figlio di George, è il successore del padre nelle attività della ONG Open Society, oltreché dirigente del WEF ( il Forum di Davos) e sostenitore dell’agenda LGBT.
6. Graham e Blumenthal non sono terroristi, bensì esponenti politici USA guerrafondai, falchi antirussi e filo israeliani.
7 USAID (Usa Aid) è una potente organizzazione teoricamente non governativa, in realtà legata ai servizi segreti americani, che orienta e finanze attività politiche e di lobby nel mondo. E’ in corso di smantellamento da parte dell’amministrazione Trump.