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CULTURA

I MECENATI: DURAND RUEL, LA SCUOLA DI BARBIZON E L’IMPRESSIONISMO

a cura di Sergio Ansuini

I MECENATI: Durand Ruel, la Scuola di Barbizon e l’Impressionismo

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Lo sviluppo e l’affermazione della pittura dell’800 in Italia ed in Francia è dovuto in gran parte a due figure carismatiche e visionarie.  Prese da una passione artistica per quelle che allora erano le avanguardie pittoriche, dedicarono la vita agli artisti che le rappresentavano permettendogli di esprimersi, creare e dare al mondo ed al futuro delle opere eccelse.

Parliamo di due grandi Uomini: l’italiano Diego Martelli (Firenze 1839- Castiglioncello 1896) ed il francese Paul Durand Ruel (Parigi 1831- Parigi 1922). Di lui disse Claude Monet alla fine della sua vita “Senza Durand tutti noi impressionisti saremmo morti di fame. Gli dobbiamo tutto

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Ereditò dal padre quella che era una cartoleria dove si vendevano anche quadri di importanti artisti. Nel 1855 da Rue Neuve des Petits Champs (1840–1855) trasferì quella che era diventata una galleria d’arte in Rue de la Paix (1855-1867). Entrò presto in contatto con un gruppo di artisti che si riuniva ai margini della foresta di Fontainebleau all’Auberge Ganne nel villaggio di Barbizon. Lì, mentre discutevano di un modo nuovo di fare arte, manifestavano tutta l’insofferenza verso l’Accademia. A Barbizon si dipingeva all’aperto, per poi rifinire i quadri nell’atelier. I soggetti erano prevalentemente paesaggi, che da sfondo divennero motivo a sé stante.

Durand Ruel dopo aver aderito all’Esposizione Universale del 1855 dove il Giappone rompe gli schemi artistici, inizia a seguire i pittori boicottati dall’Accademia e pubblica due riviste per appoggiare la sua impresa “Revue internationale de l’art” e “L’art dans les deux mondes”.

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Diviene amico di Corot (1796-1875), Rousseau (1812-1867), Millet (1814-1875) e presenta le loro opere nella galleria di Rue de la Paix. Gli inizi sono difficili, il nuovo modo di fare pittura non è capito. Paul accosta i nuovi artisti a quelli classici utilizzando le vendite di questi per supportare e far conoscere gli altri.

Nel 1863 partecipa al Salon des Refusés voluto da Napoleone III e la Scuola di Barbizon comincia ad essere capita per raggiungere poi un grande successo. Raggiunta la stabilità economica Paul Durand Ruel apre nel 1868 la nuova galleria in Rue Lafitte che diviene un importante ritrovo di collezionisti ed artisti. A quasi 40 anni ha vinto le sue battaglie e raggiunto una posizione sociale di primo piano.

La guerra Franco Prussiana del 1870 mette tutto a soqquadro. Nel 1871 fugge in Inghilterra portando i suoi quadri ed apre a New Bond Street una galleria. Un giorno, passeggiando sulle rive del Tamigi incontra un conoscente francese che sta dipingendo. Questi lo prega di aiutare un suo amico che versa in gravi difficoltà economiche. È Camille Pissarro (1830-1903) che a sua volta perora la causa di Claude Monet (1840-1926) ambedue esuli ed indigenti a Londra. Lo stesso giorno in cui conosce Monet, Durand acquista 23 sue opere.

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È l’inizio di un innamoramento artistico per i due e per il gruppo che si nutre delle stesse idee, gli Impressionisti, che lo porterà in 20 anni a comprare 12.000 quadri tra cui 1.000 Monet, 1.500 Renoir, 800 Pissarro, 400 Degas e 200 Manet, accollandosi a volte spese mediche, affitti, fatture sartoriali etc.

La pennellata delle loro opere, eseguite “en plein air” è rapida e crea un effetto di spontaneità. Colori puri, accostati sulla tela con una grande attenzione alla luce e all’atmosfera, esaltano la luminosità e creano le ombre colorate evitando il nero ed il grigio. Gli Impressionisti non dipingono una rappresentazione reale, ma l’impressione che hanno di una scena e di un momento.

Tornato a Parigi Durand, malgrado l’insuccesso inglese di Monet e Pissarro, decide di proseguire con loro ed i loro amici nella sua opera instancabile di acquisto e supporto. Gli Impressionisti vengono esposti con la Scuola di Barbizon nella sua nuova galleria di Rue Lafitte con grande scandalo dei clienti e della critica. Le spese ingenti lo portano dal 1875 ad indebitarsi con la neonata banca cattolica Union General con cifre sempre più importanti. Nel 1882 il crollo dell’Union Générale, che provocò il crollo della borsa di Parigi e del mercato azionario in Francia, portò anche gravi conseguenze alle finanze vaticane ed al carcere il proprietario della banca. Il crack coinvolge Paul che, obbligato a rientrare dei debiti, si trova sull’orlo del fallimento.

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Nel 1882 si reca a Boston per una esposizione, su suggerimento dell’amica pittrice Mary Cassatt che gli presenta dei magnati americani, ma il risultato è un flop. Durand non demorde e nel 1886 approda a New York dove aveva spedito 310 quadri impressionisti che non torneranno più in Europa, appoggiandosi alla American Art Association. Mary Cassatt gli presenta i coniugi Havemeyer. Questi magnati imprimono una svolta. In un colpo solo acquistano 40 quadri. Dopo di loro è una corsa e Durand Ruel vende tutto divenendo una figura leggendaria tra i collezionisti americani. Sempre loro danno i mezzi per aprire una galleria a New York. Per non perdere i contatti con il mercato francese decide per la seconda volta di fondare una rivista che diviene fondamentale per la cultura dell’epoca. Le vicissitudini della vita sono state logoranti e nel 1893 dopo il fallimento della mostra di Gauguin rinuncia a lanciare nuovi artisti e fino al 1922, anno della morte, si limita a vendere i dipinti dei suoi impressionisti.

Finalmente i maestri dell’impressionismo trionfavano come avevano trionfato quelli del 1830. La mia follia era stata saggezza. E dire che, se fossi morto a 60 anni, sarei morto gonfio di debiti e insolvente, in mezzo a tesori misconosciuti”.

           

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