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CRONACA

AL-SISI "SEGNALI MOLTO INCORAGGIANTI". ISRAELE: OLTRAGGIOSO L’INCONTRO DI PARIGI

AL-SISI "SEGNALI MOLTO INCORAGGIANTI". ISRAELE: OLTRAGGIOSO L’INCONTRO DI PARIGI

Ottimismo a ragione o ottimismo per attivare ottimismo?

Di ora in ora la situazione di Gaza pare avvicinarsi ad un accordo, ma, come sempre, è necessario essere cauti.

Secono il Times of Israel la fine della guerra a Gaza “potrebbe arrivare entro un paio di giorni".

I negoziati in forma indiretta tra Israele e Hamas in Egitto, secondo il giornale israeliano, stanno procedendo positivamente verso un accordo, che potrebbe arrivare entro uno o due giorni.

I colloqui si concentrano sul rilascio dei restanti 48 ostaggi in cambio di circa 2.000 prigionieri palestinesi, insieme a un ritiro parziale israeliano dalla Striscia di Gaza.

Le questioni relative al disarmo di Hamas e alla gestione postbellica di Gaza saranno invece definite nei successivi cicli di negoziati, ha spiegato la fonte palestinese.

Separatamente, una fonte israeliana aveva riferito al quotidiano saudita Al Arabiya che i negoziatori si stanno "avvicinando con cautela" a un accordo sulla prima fase del piano.

Il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi ha dichiarato di aver ricevuto messaggi "molto incoraggianti" dai mediatori sui negoziati in corso a Sharm el-Sheikh per porre fine alla guerra a Gaza. "Ieri, delegazioni provenienti da Qatar, Egitto e inviati del presidente Trump sono arrivati a Sharm el-Sheikh, e i messaggi che ho ricevuto da loro sono molto incoraggianti", ha dichiarato Al-Sisi durante una cerimonia di laurea degli ufficiali di polizia egiziani al Cairo. "Un cessate il fuoco, il ritorno dei prigionieri e dei detenuti, la ricostruzione di Gaza e l'avvio di un processo politico pacifico che porti alla creazione e al riconoscimento dello Stato palestinese significano che siamo sulla strada giusta verso una pace e una stabilità durature", ha affermato. Al-Sisi ha esortato Trump a continuare a lavorare per porre fine alla guerra e ha invitato il presidente americano in Egitto per firmare di persona un accordo su Gaza, se tale accordo venisse raggiunto. 

Nel frattempo si apprende che la Jihad islamica parteciperà. Il gruppo armato palestinese della Jihad Islamica ha annunciato che una delegazione di alti funzionari è arrivato ieri sera a Sharm el Sheikh, in Egitto, per partecipare ai negoziati riguardanti ".

Come al solito la Francia non rinuncia a voler essere in prima fila, nonostante Macron sia alle prese con la sua totale debacle. La riunione in programma oggi a Parigi sulle vicende di Gaza è definita su X  dal ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar “inutile e dannosa”.

 Sa'ar, riferendosi alla crisi politica in cui la Francia è precipitata dopo il passo indietro del premier Sebastien Lecornu, ha bollato la  riunione, alla quale è prevista la partecipazione, tra gli altri, sia  del ministro degli Esteri Antonio Tajani che del segretario di Stato  americano, Marco Rubio, "un altro tentativo del presidente Macron di distogliere l'attenzione dai suoi problemi interni a spese di  Israele".

"Spero che la mossa del governo francese non comprometta i negoziati cruciali per il rilascio degli ostaggi, come già accaduto in passato", ha aggiunto Sa'ar, definendo "particolarmente oltraggioso" il fatto che a Parigi siano stati invitati "governi apertamente ostili a Israele" come quello spagnolo. 

"L'ipocrisia francese è particolarmente sorprendente, considerando che la Francia stessa ha coniato il principio 'Il futuro dell'Ucraina non può essere deciso senza l'Ucraina'. Un altro esempio di doppi standard - ha concluso Sa'ar - Oggi lo diciamo chiaramente: niente su Israele senza Israele! Israele non accetterà l'internazionalizzazione del conflitto!".

Sempre in tema di ottimismo, Israele prepara visita Trump se l'accordo va in porto.

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha invitato Donald Trump alla cerimonia della firma dell'accordo tra Israele e Hamas in Egitto, nel caso in cui venisse raggiunto. Lo riferiscono i media arabi. Il presidente egiziano, si legge anche su Anadolu, ha dichiarato che i negoziati per il cessate il fuoco a Gaza tra Israele e Hamas nella città egiziana di Sharm el-Sheikh, sul Mar Rosso, stanno procedendo, invitando il suo omologo statunitense Donald Trump a partecipare alla firma dell'accordo in Egitto, qualora venisse raggiunto. Intervenendo a una cerimonia di laurea della polizia nella parte orientale del Cairo, Sisi ha affermato che i colloqui di Sharm el-Sheikh "stanno procedendo positivamente. Invito il presidente statunitense Donald Trump a partecipare alla firma dell'accordo di cessate il fuoco in Egitto, qualora venisse raggiunto. Sarebbe meraviglioso averlo qui", ha aggiunto. 

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