L'ex eurodeputato Antonio Panzeri si è pentito e ha firmato un accordo con la Procura federale belga che prevede "la reclusione, una multa e la confisca di tutti i beni finora acquisiti, stimata attualmente in un milione di euro". Lo riferisce la stessa procura.
Panzeri, in carcere dal 9 dicembre scorso per il Qatargate, avrebbe confessato alla giustizia belga di aver versato a rate una somma tra i 120mila e i 140mila euro al collega socialista Marc Tarabella.
E' quanto riportano Corriere.it, ilfattoquotidiano.it e il belga L'Echo, indicando che l'ammissione sarebbe stata messa a verbale dall'ex eurodeputato di Articolo 1 lo scorso 10 dicembre.
Panzeri avrebbe anche invitato a verificare la posizione dell'europarlamentare dem Andrea Cozzolino, senza però indicare versamento di denaro.
Panzeri dovrà restare ancora in carcere per almeno altri due mesi. Lo si è appreso dalla procura federale belga al termine dell'udienza davanti alla Camera di consiglio.
La procura federale riferisce in una nota che "per motivi personali" Panzeri "ha deciso di ritirare il ricorso" per ottenere la scarcerazione.
L'ex eurodeputato socialista, accusato di presunti atti di organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio di denaro per influenzare le decisioni Ue su Qatar e Marocco, a marzo - secondo quanto indicato ancora dalla procura belga interpellata dall'ANSA - dovrà comparire nuovamente davanti alla giustizia belga per un riesame della sua custodia cautelare.
La prossima udienza per il riesame della custodia cautelare di Panzeri dovrebbe tenersi entro un mese, cioè a febbraio, e non tra due. Lo precisa la procura federale belga, spiegando che il politico resterà in carcere almeno fino a quel momento. I due mesi di detenzione decisi dalla Camera di Consiglio, chiarisce un portavoce, devono essere conteggiati a partire dal 14 dicembre scorso quando i giudici belgi si sono espressi per la prima volta sulla custodia cautelare poiché Panzeri ha rinunciato all'appello.
Nel corso del suo mandato da europarlamentare, dal 2004 al 2019, Panzeri ha presieduto la commissione Maghreb e la sottocommissione per i diritti umani dell'Eurocamera. La decisione dei giudici belgi dovrebbe essere resa nota nel pomeriggio. Dall'Italia è invece arrivato dalla Corte d'appello di Brescia un primo via libera alla consegna al Belgio della moglie e della figlia dell'ex eurodeputato, Maria Dolores Colleoni e Silvia Panzeri, finite agli arresti domiciliari per il loro presunto coinvolgimento nel giro di soldi e regali dal Qatar e dal Marocco per influenzare le decisioni europee.








