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POLITICA

LA GUERRA IN UCRAINA, UNA RIFLESSIONE

LA GUERRA IN UCRAINA, UNA RIFLESSIONE

Questi giorni di disperato eroismo delle truppe ucraine sul fronte di Pokrosck hanno certificato due cose.


La prima: che è una baggianata che la Russia sarebbe stata sconfitta sul campo di battaglia. Non lo è stata nonostante i non pochi aiuti in armi ed in intelligence che l’Ucraina ha ricevuto e sta ricevendo. E che dunque una sconfitta militare di Putin può immaginarsi solo attraverso un intervento diretto della NATO. Che però non sarebbe guerra convenzionale. Anche quella che la Russia non userebbe il suo arsenale atomico è una baggianata: la ripresa degli esperimenti nucleari anche negli USA lo dice chiaro. Se ci si limitasse a difendere i confini Ucraini, forse ancora una speranza ci sarebbe. Se si intendesse abbattere Putin no. In ogni caso, Trump sembra lontano da ipotesi interventistiche. Il che, sogni di gloria a parte, chiudono la discussione.

La seconda: che è una assoluta baggianata che le forze armate Russe siano in grado, oggi o domani, di invadere l’Europa, o anche uno solo dei Paesi aderenti alla NATO. Se sono state bloccate le armate per mesi su un fronte di pochi chilometri e senza intervento di truppe diverse da quelle ucraine e qualche volontario ….. Ed anche ora ogni metro costa migliaia di vittime.
C’è poco da essere “putiniani” o “volenterosi”: la verità non ha né colori e né simpatie, politiche o meno. Resto del parere che il contrasto alla Russia, sanzioni economiche e tutto quanto finora fatto ed anche di più, si sarebbe potuto mettere in campo per contestare anche duramente l’iniziativa bellica della Russia, ma senza che un milione e più – così si dice – di uomini si sacrificasse. Si sostiene che le motivazioni addotte da Putin all’invasione fossero un bluff: credo fosse necessario andare a vedere anziché rilanciare. Ad oggi, l’ipotesi più ottimistica parla di fine delle ostilità per “sfinimento” reciproco. In tal caso che i territori occupati dalla Russia tornino all’Ucraina resta solo un’ipotesi teorica: in pratica lo escludono tutti. Dovessero cadere le città dove impazza lo scontro attuale, ancora di più. Farei qualcosa di diverso da quello che oggi si dice di voler fare. Lì si muore in tanti: e se fosse inutilmente sarebbe imperdonabile.
Resta la gloria: per me soprattutto l’amarezza.

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