Un giornale libero,
che non vuol essere
un house organ,
si nutre di interrogativi.
La domanda è: c'è qualcuno che a tutti i costi ci vuole trascinare in guerra contro la Russia? A ben guardare, si direbbe proprio di si. Porsi domande è decisivo per non bere tutto quello che la propaganda ci propina come purgante quotidiano per il nostro povero cervello aggredito da veline riprodotte senza il minimo senso critico.
Vediamo i fatti.
Non cessa l’isteria di alcuni membri della Nato che, a tutti i costi, vorrebbero che l’Alleanza Atlantica entrasse in guerra con la Russia. La figuraccia della Polonia sui droni e sullo schieramento di 40 mila uomini alla frontiera russa e bielorussa per monitorare le manovre di Minsk e di Mosca non è bastata. Mentre la Polonia mandava ai confini uomini e carri armati, in Bielorussia ufficiali Usa assistevano alle manovre accolti dal ministro della Difesa bielorusso. No, la figuraccia non è bastata.
Ora tocca all’Estonia, Paese dell’Alto rappresentante dell’Unione Europea, Kaja Kallas invocare l’articolo 4 del Trattato Nato, ossia consultazioni con gli altri Paesi, per uno sconfinamento tra i tanti su una rotta che collega la Russia a Kaliningrad, talmente stretta che gli sconfinamenti sono all’ordine del giorno.
Un analista militare italiano, che scrive in spagnolo, il cui pseudonimo è Charly015, autore del blog "Análisis Militares" (https://charly015.blogspot.com/), dedicato principalmente ad approfondimenti su temi di difesa, armamenti, conflitti internazionali e geopolitica militare, ha fatto un quadro interessante della situazione.
Charly015 collabora anche con media radiofonici, come il programma "La Hora de Walter" (LHDW), dove interviene regolarmente come esperto per discutere eventi correnti, tra cui attacchi russi in Ucraina, colpi di stato (come quello in Bolivia), minacce a basi USA in Europa e manovre russo-cinesi.
Il suo profilo si delinea come quello di un commentatore indipendente e appassionato di analisi militari, con contributi che spaziano da podcast premium a interventi su radio online.
Come tutti i commentatori e gli analisti non è da prendere come oro colato, ma vale la pena di seguirne l’analisi per capire a che livello di isteria siano arrivati coloro che non si rassegnano all’idea di vedere coinvolta la Nato nel conflitto ucraino.
charly015 - @charly0153 – su X pubblica una fotografia e scrive, basandosi su quanto avviene di solito nei cieli baltici:
“Si chiama "Kansainvälinen ilmatila"... lo vedete in un blu leggermente più scuro sul grafico. Questo corridoio consente agli aerei russi di sorvolare l'area senza violare lo spazio aereo finlandese o estone. Capita che, avvicinandosi allo spazio aereo russo, verso est, questo si vada restringendo. Le segnalazioni di violazioni dello spazio aereo, in particolare di quello estone, sono frequenti. A cosa sono dovute solitamente queste lamentele? Le segnalazioni più comuni riguardano l'ingresso di un aereo russo nello spazio aereo estone o finlandese per alcuni chilometri. Non è dovuto a nulla. I russi non stanno testando la NATO o le sue difese, ma piuttosto l'area è spesso afflitta da interferenze elettroniche e molti piloti navigano usando la forza inerziale”.
Usando la forza inerziale, spiega Charly015, ciò che si perde è la precisione di navigazione e, in uno spazio aereo così affollato, questo si traduce in piccoli sconfinamenti.
“In genere - commenta Charly015 - , gli aerei più vecchi, come quelli da trasporto o simili, deviano di qualche chilometro dalla loro rotta. Questa deviazione, solitamente molto piccola, li porta ad abbandonare il corridoio stabilito e, non appena se ne accorgono, a rientrarvi senza ulteriori indugi. Ciò che accade è che l'Estonia, soprattutto, è in uno stato di isteria”.
Secondo l'Estonia, patria di Kaja Kallas, la violazione del proprio spazio aereo è iniziata nel punto più stretto del corridoio aereo internazionale, nel Golfo di Finlandia. Gli aerei russi stavano volando verso Kaliningrad. “In altre parole – commenta Charly015 - un evento comune nella zona. Un incidente comune nella zona”.
La Russia dal canto suo ha negato tutto. "Non abbiamo invaso lo spazio aereo dell'Estonia, gli aerei hanno sorvolato acque neutrali", dice il ministero della Difesa russo. Secondo il ministero, gli aerei hanno sorvolato acque neutrali nel Mar Baltico. "Il volo è stato effettuato nel rigoroso rispetto delle norme internazionali che regolano lo spazio aereo, senza violare i confini di altri Paesi", ha affermato il ministero della Difesa russo in un comunicato.
Interessante il commento al condizionale di Donald Trump.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha infatti dichiarato che presto i suoi collaboratori lo informeranno in merito alla vicenda della violazione dello spazio aereo dell'Estonia da parte di jet russi. "Non mi piace", ha detto citato dall'Ap online: "Non mi piace quando succede. Potrebbe essere un grosso problema".