“Se pensavate che la missione di mio marito fosse potente prima non avete idea di cosa avete appena scatenato in tutto il Paese. Non avete idea del fuoco che avete scatenato in questa moglie. Le grida di questa vedova echeggeranno in tutto il mondo come un grido di battaglia".
Erika Kirk si rivolge con quel “pensavate” al plurale e in quel “non avete idea”, al plurale, a chi sta dietro le quinte, ai bastardi dentro, ossia a coloro che hanno armato Tyler Robinson e a tutti coloro che hanno creato il clima di odio che ha portato all’assassinio del giovane attivista politico assassinato con un colpo di fucile alla gola durante un incontro con una folla di studenti.
"Charlie – ha aggiunto Erika Kirk -, ti prometto che non lascerò mai morire la tua eredità, tesoro. Ti prometto che renderò Turning Point Usa (l'organizzazione politica fondata da Kirk, ndr) la cosa più grande che questa nazione abbia mai visto".
Il tour programmato di Charlie Kirk nei campus universitari, "The American Comeback Tour", continuerà dopo il suo omicidio, ha annunciato Erika Kirk. "Ci saranno ancora altri tour negli anni a venire", ha poi sottolineato la vedova di Kirk. L'Americafest, la conferenza annuale di Turning Point Usa, si terrà comunque a Phoenix, in Arizona, a dicembre. "Sarà più grande che mai", ha aggiunto Erika Kirk.
"Il programma radiofonico e podcast di cui Charlie era così orgoglioso continuerà" e "in un mondo pieno di caos, dubbi e incertezza, la voce di mio marito rimarrà e risuonerà più forte e chiara che mai, e la sua saggezza perdurerà".
Alla scrivania del marito, dove Kirk stava conducendo le sue trasmissioni sui social media, la moglie ha iniziato il suo discorso esprimendo il suo cordoglio per la morte del marito, alleato del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
"Mio marito - ha detto Erika Kirk - ha dato la vita per me, per la nostra nazione, per i nostri figli. Mi ha dimostrato il suo amore più profondo e sincero. Non avrò mai le parole per descrivere la perdita che provo nel cuore".
Erika Kirk ha poi ringraziato il vicepresidente JD Vance, sua moglie Usha e il presidente Trump per la loro amicizia con suo marito.
Come riferisce la BBC, ieri un nuovo episodio di "The Charlie Kirk Show", il popolare podcast quotidiano dell'influencer MAGA, è andato in onda senza il suo conduttore. Al suo posto, i collaboratori e gli amici di Kirk hanno trasmesso la puntata accanto a una sedia vuota. Il produttore Andrew Kolvet ha introdotto il programma dicendo che era qualcosa che "nessuno di noi avrebbe mai immaginato di dover fare". "Charlie vorrebbe che fossimo qui", ha detto Kolvet. "E naturalmente abbiamo lasciato la sua sedia aperta e vuota perché nessuno la riempirà mai".
Nel frattempo è cominciata la pulizia nei confronti di chi ha pubblicato post negativi o irridenti sui social media sull'omicidio dell'attivista e commentatore conservatore Charlie Kirk
Il segretario Pete Hegseth, che ha richiesto l'identificazione di qualsiasi membro dell'esercito che abbia "deriso" la morte di Kirk. Diversi militari sarebbero stati sollevati dai loro incarichi a causa delle loro opinioni sul caso Kirk, sebbene il numero sia sconosciuto. Hegseth ha chiesto una "punizione" per queste azioni.
Un agente del Secret Service è stato posto in congedo amministrativo in seguito ai suoi commenti su Facebook sull'assassinio di Charlie Kirk. Lo riporta Fox. L'amministrazione Trump aveva dichiarato che avrebbe controllato i post online e preso iniziative nei confronti dichi lodava l'incidente.
Un punto fermo lo ha messo a punto il governatore dell’Utah Cox: "I social media sono un cancro, la politica sembra solo rabbia, la rabbia sembra l'unica opzione".
“Questo è un momento spartiacque, ma non sappiamo ancora di che tipo. Assomiglia molto alla fine degli anni '60” ha detto il governatore della Utah, Spencer Cox, nella conferenza stampa sull'omicidio di Charlie Kirk, descrivendo i social media come un “cancro” e aggiungendo che gli esseri umani non sono “biologicamente in grado di elaborare immagini violente”. Poi, rivolgendosi ai giovani, ha detto che stanno “ereditando un Paese in cui la politica sembra rabbia, in cui la rabbia sembra l'unica opzione”. “Ma la vostra generazione - ha aggiunto Cox - ha l'opportunità di costruire una cultura molto diversa da quella che stiamo soffrendo adesso. Non fingendo che le differenze non contino, ma abbracciando le nostre differenze e affrontando quelle conversazioni difficili”.