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POLITICA

VIA LIBERA AL PONTE SULLO STRETTO

VIA LIBERA AL PONTE SULLO STRETTO

a cura di Agenzia Nova

Dopo due anni e mezzo di lavoro “costante” e “qualche centinaio” di riunioni, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) ha dato il via libera al progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina. “Sono emozionato. Questo non è un punto di arrivo, ma di partenza, giunto dopo due anni e mezzo di lavoro costante e di qualche centinaio di riunioni a tutti i livelli”, ha esordito il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, nel corso della conferenza stampa al termine del Cipess. “Non eravamo mai arrivati all’approvazione dell’intera copertura”, di 13,5 miliardi, “garantita e alla condivisione dei territori e delle regioni”, ha detto soddisfatto il vicepremier. I treni merci che in media, oggi, ci mettono fra i 120 e i 180 minuti, “risparmieranno oltre due ore e mezza. La circolazione richiederà” soltanto “15 minuti”. Ancora incerti i tempi di circolazione per le auto e i mezzi su gomma, che, a detta di Salvini, dipenderanno dalla stagione. È sui territori che cambierà tutto: “Verrà realizzata la metropolitana dello Stretto. Ci saranno tre fermate sul fronte Messinese che collegheranno per 365 giorni all’anno studenti, pendolari, lavoratori, ingegneri e turisti in metropolitana da una sponda all’altra”, ha spiegato il numero uno di via Nomentana. I cantieri prenderanno il via tra settembre e ottobre, ma per il primo attraversamento si dovrà aspettare il 2032-2033. “È un’opera senza precedenti” e “aver investito qualche mese in più per il monitoraggio ambientale è stato un atto di buon senso”, ha chiarito il ministro.

 

A fare eco al vicepremier è intervenuta la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: “Si tratta di un’opera strategica per lo sviluppo di tutta la Nazione, frutto di un lungo processo progettuale e normativo che questo governo ha scelto di riavviare ufficialmente nel 2023, dopo la sospensione decisa dal governo Monti nel 2012”. Un’opera tanto imponente “quanto all’avanguardia dal punto di vista tecnico e ingegneristico. Un’infrastruttura – ha detto ancora – dai tanti primati, a partire da quello che lo renderà il ponte sospeso a campata unica più lungo del mondo. Ma il progetto non si limita alla costruzione del ponte in senso stretto. Sono previsti infatti oltre 40 chilometri di raccordi stradali e ferroviari per connettere l’infrastruttura”. Il ponte sullo Stretto sarà “un’eredità concreta”, renderà “l’Italia più connessa, più competitiva, più coesa”. Non è un’opera “facile, ma lo riteniamo un investimento sul presente e sul futuro dell’Italia, e ci piacciono le sfide difficili quando sono sensate”, ha aggiunto Meloni.

 

“Darà lavoro e opportunità, visto il moltiplicatore che un’opera di questa imponenza può generare sul nostro tessuto economico e produttivo, e lasceremo alle generazioni future un’eredità concreta. Il Ponte sarà un simbolo ingegneristico di rilevanza globale, una dimostrazione della forza di volontà e della competenza tecnica dell’Italia, che ha pochi paragoni nel mondo. Crediamo in questa infrastruttura, così come crediamo in tutte le infrastrutture che questa Nazione aspetta da decenni e che devono costituire l’ossatura per una Nazione – ha continuato – più veloce e moderna. Fin dal nostro insediamento ci siamo posti degli obiettivi ben precisi: utilizzare gli investimenti pubblici come leva per lo sviluppo della Nazione, spendere le risorse bene e velocemente evitando sprechi e inefficienze, e realizzare così infrastrutture attese da decenni e che rimarranno ai nostri figli e produrranno benessere e crescita duratura”, ha concluso Meloni.

 

La delibera del Cipess segue la firma dell’Atto aggiuntivo al contratto tra la società concessionaria Stretto di Messina e il contraente generale Eurolink, guidato da Webuild, per un valore di 10,6 miliardi euro. Tale atto aggiuntivo – si legge in una nota di Webuild – sarà efficace a partire dalla pubblicazione della delibera Cipess in Gazzetta Ufficiale. I lavori per la realizzazione del Ponte saranno eseguiti da Webuild, leader mondiale nella realizzazione di grandi opere complesse – dal Ponte Genova San Giorgio al Secondo e Terzo Ponte sul Bosforo -, insieme ad alcuni dei più importanti player di riferimento nel settore come: il Gruppo Sacyr (Spagna), già partner di Webuild per il progetto di ampliamento del Canale di Panama; Ihi (Giappone), che ha realizzato ponti come l’Akashi in Giappone, l’Osman Ghazi in Turchia e il Ponte sul Danubio a Braila in Romania con Webuild; insieme ad altri partner italiani di Eurolink, tra cui Condotte e Itinera.

 

Il team di progettisti include alcune tra le società più specializzate al mondo nel campo dei ponti sospesi, tra cui Cowi (Danimarca), società di ingegneria con oltre 90 anni di esperienza, autore di progetti come il Çanakkale Bridge in Turchia e il Great Belt Bridge in Danimarca. Il progetto prevede la costruzione di un Ponte di lunghezza complessiva pari a 3.666 metri, con una campata centrale sospesa di 3.300 metri, che lo renderà il ponte sospeso con la campata unica più lunga al mondo. L’impalcato, largo circa 60 metri, ospiterà tre corsie stradali per senso di marcia, due binari ferroviari e due corsie di servizio, garantendo un collegamento stabile, veloce ed efficiente tra il continente e la Sicilia per i suoi oltre cinque milioni di abitanti. Avrà una capacità massima di 200 treni/giorno e seimila veicoli/ora e sarà aperto 365 giorni l’anno, 24 ore al giorno. Le torri in acciaio alte 399 metri e il sistema di sospensione con cavi da 1,26 metri di diametro per una lunghezza totale di 5.320 metri rappresentano un primato ingegneristico.

 

Il Ponte è progettato per resistere a eventi sismici e venti estremi, dotato di sistemi di monitoraggio intelligente per garantire sicurezza e manutenzione predittiva. Parte fondamentale del progetto riguarda le opere complementari al Ponte, un sistema di infrastrutture e collegamenti che sarà realizzato su entrambe le sponde dello Stretto, con oltre 40 chilometri di strade e ferrovie. Oltre al Ponte, sono previste infatti opere di collegamento funzionali, opere non funzionali al Ponte (tra cui tre stazioni ferroviarie a Messina e il centro direzionale in Calabria) e Opere di Mitigazione e Compensazione ambientale, territoriale e sociale. In Calabria, i collegamenti stradali si estenderanno per circa dieci chilometri, mentre il tratto ferroviario misurerà 2,7 chilometri, progettato per collegarsi sia alla linea tirrenica storica che alla futura linea ad alta velocità/alta capacità Salerno-Reggio Calabria. In località Piale, nel Comune di Villa San Giovanni, sorgerà un Centro Direzionale, un complesso multifunzionale che ospiterà attività connesse alla gestione dell’Opera e servizi quali negozi, ristoranti e centro convegni. In Sicilia saranno invece realizzati 10,4 chilometri di strade e 17,5 chilometri di ferrovie.

 

L’intervento ferroviario è progettato per collegarsi all’esistente rete regionale, Messina-Catania e Messina-Palermo. Tra le grandi opere previste, ci sono anche tre stazioni ferroviarie nella città di Messina (Papardo, Annunziata ed Europa) concepite per offrire un servizio di trasporto all’area urbana, collegando il Ponte con Università, ospedali e con il centro cittadino. Tutte queste opere cambieranno profondamente la mobilità delle due regioni coinvolte tutelando allo stesso tempo l’ambiente: circa 12 milioni di m³ di materiale da scavo in Sicilia e circa 4,5 milioni in Calabria saranno riutilizzati per costruire i rilevati stradali, per il recupero ambientale e per opere di ripascimento della costa tirrenica. L’altezza sul livello del mare dell’impalcato del Ponte sarà di 72 metri per una ampiezza di 600 metri. Il franco navigabile arriverà a 70 metri in condizioni di pieno carico delle corsie stradali e due treni passeggeri in contemporanea, parametri in linea o superiori a quelli dei ponti esistenti sulle grandi vie di navigazione internazionali. Il Ponte sullo Stretto rappresenta il fulcro di un più ampio piano di investimenti infrastrutturali già in corso di realizzazione per dotare il Mezzogiorno di infrastrutture moderne e sostenibili, migliorando i collegamenti con il resto del Paese e dell’Europa. L’opera si inserisce nel corridoio Scandinavo-Mediterraneo della rete Tent (Trans-european transport network) e contribuirà a rafforzare l’integrazione logistica, economica e sociale del sud Italia e il suo ruolo strategico nel contesto europeo e mediterraneo.

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