Fabio Panetta, membro del board della BCE, già direttore generale della Banca d'Italia, evoca addirittura Lucio Battisti per richiamare la BCE a individuare scelte calibrate e ben ponderate, senza seguire schemi "automatici".
L'invito è formalmente cauto e prudente, quasi volto a bilanciare le misure preannunciate dalla Lagarde. Nel suo intervento, a Londra, Panetta ha infatti mostrato cautela riguardo al rialzo dei tassi, già reso noto dalla BCE, precisando che «occorre considerare il rischio che la stretta monetaria possa risultare eccessiva, oltre all’eventualità che l’azione della Bce possa rivelarsi insufficiente».
Soggiungendo fra l'altro: «Modificando i tassi con gradualità - procedendo a piccoli passi - potremo definire entrambe queste variabili con precisione. Questa strategia ci consentirà di tornare al nostro obiettivo senza ritardi ingiustificati. E ci consentirà di farlo a costi minimi per l'economia e per l'occupazione, riducendo il rischio di una stretta eccessiva», soggiungendo: «questo non significa che non agiremo con decisione nella nostra lotta all'inflazione. Significa che ci muoveremo con decisione nella giusta direzione. Non dobbiamo guidare come un pazzo a fari spenti nella notte»








