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CULTURA

LO STATO DELL’ARTE * FOCUS 17 – 23 NOVEMBRE 2025

LO STATO DELL’ARTE * FOCUS 17 – 23 NOVEMBRE 2025

di Sergio Ansuini
Ab initio la fotografia non veniva considerata espressione artistica per la sua supposta mancanza di creatività. Nadar (Gaspard-Félix Tournachon, Parigi 1820-1910) iniziò a utilizzare immagini autonome focalizzandosi sul soggetto, la posa e la luce. Fu tra i primi a capire le potenzialità della fotografia e ne favorì lo sviluppo. Dopo essere stato un importante caricaturista, vicino alla Bohème ed amico di Baudelaire, dal 1858 si dedicò alla fotografia con il “Pantheon Nadar” dedicato ai più importanti personaggi del suo tempo. Eccelse nella ritrattistica, fu pioniere del volo aerostatico e iniziò la fotografia aerea. Fu amico degli impressionisti (Monet, Degas, Renoir) e ne ospitò la prima collettiva nel suo studio.
“Non esiste la fotografia artistica. Nella fotografia esistono, come in tutte le cose, persone che sanno vedere ed altre che non sanno nemmeno guardare”.
(Claudia Andujar, The Yanomami Struggle)
In Italia l’attenzione alla fotografia come forma d’arte è iniziata dagli anni ’60 del secolo passato. Paris Photo, a Parigi al Grand Palais dal 13 al 16 novembre, è la più importante fiera d’arte internazionale dedicata alla fotografia e all’arte basata sulle immagini, con 222 espositori, 179 gallerie e 43 editori provenienti da 33 paesi. Tra gli espositori la galleria di San Paolo Vermelho presenta una serie degli anni ’70 di Claudia Andujar (1931 – vivente), anche lei brasiliana, impegnata verso le diversità e le voci indigene. Inoltre sono presenti importanti gallerie come Gagosian, Karsten Greve e Pace. Nella fiera si possono ammirare le opere di August Sander (1876-1964) con la sua serie “Personaggi del XX secolo” presentata per la prima volta in Europa, Hiroshi Sugimoto (1948 – vivente) e Charlotte Perriand (1903-1999), le cui opere sono esposte da Gagosian.
(Sophie Ristelhueber)
È di Sophie Ristelhueber (1949 – vivente) un’opera monumentale posizionata all’entrata della fiera. L’artista, vincitrice nel 2025 dell’Hasselblad Award, il premio internazionale di fotografia considerato il più prestigioso al mondo, è nota per le sue foto sull’impatto umano della guerra nei Balcani e in Medio Oriente.
Un grande risalto è dato alla “Mostra storica di una collezionista privata” di Isterilita B. Brodsky. Filantropa, collezionista, curatrice, sostenitrice dell’arte dell’America Latina e della sua diaspora, è attivista per la minoranza latinoamericana.
Il programma “Elles x Paris Photo” per valorizzare la presenza delle fotografe, che è passata dal 20% al 39% in sette anni, fa parte della fiera. Inoltre è motivo di soddisfazione per gli organizzatori che lo staff sia completamente al femminile, rimarcando l’importanza della propria attenzione strutturale all’inclusione femminile e alla valorizzazione delle minoranze.
Nella fiera sono poco visibili le tendenze artistiche o di mercato; è invece chiaramente percepibile l’indirizzo ideologico dell’organizzazione.
Da sempre una parte dell’arte è stata vicina al potere ed è comprensibile il conformismo degli artisti soprattutto quando interpreta parte dello spirito del tempo o dei luoghi. Però la storia dell’arte è anche affollata di ribelli che, per non seguire la marea, hanno pagato di persona, come molti degli artisti dell’“arte degenerata”. La forte impostazione ideologica di una importante mostra internazionale orienta il sentire e favorisce il conformismo. L’arte che sgorga dal profondo e abbraccia la coscienza collettiva dovrebbe essere sempre libera da forti condizionamenti esterni.
A Parigi, dal 12 al 19 novembre, Sotheby’s batte in asta le foto della “collezione Olbricht”, una delle più importanti d’Europa. Tra i 63 lotti presentati
Lotto 8 Eggleston (1939 – vivente) stampa e trasferimento di colore. Firmata e datata 1970, 30,6 x 43,7 cm, valore 220.000/280.000 euro.
William Eggleston, nato a Memphis negli Stati Uniti, fu tra i primi a utilizzare il colore nella fotografia d’arte. Nel 1958 acquistò la sua prima Leica e si dedicò alla fotografia. Nel 1998 ha vinto l’Hasselblad Award.
Lotto 35 Sander (1876-1964) “Antlitz der Zeit”. Edizione di 36 immagini circa 24×18 cm. Valore 200.000/300.000 euro.
August Sander nacque a Herdorf in Germania. Iniziò a praticare la fotografia prima come assistente di un fotografo nella miniera dove lavorava, poi di un altro durante la guerra. Durante la Repubblica di Weimar si unì al “Gruppo degli Artisti Progressivi” di Colonia, influenzati dall’Espressionismo. Nel 1929 pubblicò il primo libro “Face of our Time”, che contiene una selezione di 60 ritratti tratti dalla serie “People of the Twentieth Century”. Dopo la presa del potere nazista il libro fu sequestrato e le lastre distrutte in quanto non in linea con l’ideale dell’uomo del III Reich. Durante la Seconda Guerra Mondiale si ritirò in campagna ed ebbe una vita difficile. Il figlio Erich, membro del Sozialistische Arbeiterpartei Deutschlands, fu arrestato dalla Gestapo e condannato a 10 anni di prigione. Morì nel 1944 poco prima della scarcerazione.
Le fotografie di August Sander comprendono paesaggi, foto di architettura, ecc., ma l’artista è celebre soprattutto per i ritratti della società di Weimar.

 

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