In un'epoca segnata dalla pervasività della disinformazione, dall'ascesa dell'intelligenza artificiale e dalla colonizzazione dell'immaginario collettivo, l'uscita dei due volumi di "Guerra Cognitiva" di Marco Palombi, nostro eccellente collaboratore, rappresenta un contributo essenziale per comprendere e contrastare le nuove forme di conflitto invisibile.
Pubblicati oggi all'interno della serie "Atlante delle Debolezze", i testi – "Un manuale per farla, un manuale per sopravvivere" – si propongono come strumenti analitici rigorosi, capaci di dissezionare i meccanismi attraverso cui il potere digitale e geopolitico assalta la sovranità della mente umana.

L'autore, economista e studioso di geopolitica con una vasta produzione alle spalle – da "Aforethinking and Aforebeing" a "AI and Societal Cognitive Vulnerability" –, colloca questa opera nel solco di una riflessione più ampia sulle vulnerabilità strutturali delle società moderne. Come sottolinea nella prefazione del primo volume, la guerra cognitiva non è mera propaganda, ma "ingegneria complessa della connessione tra domini informativo, cyber, fisico e psicologico". Si tratta di un teatro di crisi che si estende oltre i campi tradizionali della politica e della finanza, invadendo i processi di percezione e decisione individuale e collettiva.
Il Prof. Martino Mora, filosofo e saggista, ed il presidente di questo giornale Augusto Vasselli, esperto di Geopolitica e autore di diverse opere, che firmano le due prefazioni del Volume 1, inquadrano il fenomeno con lucidità critica: "Viviamo nell'era della colonizzazione dell'immaginario, individuale e collettivo. Questa colonizzazione dell'immaginario è tanto ideologica quanto mercantile". Citando George Orwell, si evoca un "tempo della menzogna universale" in cui la società attuale si rivela più efficace dei totalitarismi del XX secolo nel colonizzare le menti.
I due volumi, per un totale di oltre 900 pagine, offrono un'analisi multidisciplinare che spazia dalla neuropsicologia ai playbook operativi. Nel Volume 1, Palombi esplora la definizione e la storia della Guerra Cognitiva, e le basi del conflitto: dai bias mentali (come la rete della salienza e il rinforzo dopaminico) agli strumenti informativi-operativi, quali mis-/dis-/mal-informazione, astroturfing e brigading. Si analizzano sinergie multi-dominio – cognitivo-informativo-cyber-fisico – e tattiche come il micro-targeting o l'uso di shock temporali, con un'attenzione alle implicazioni geopolitiche, giuridiche ed economiche.
Il Volume 2 approfondisce ulteriormente questi temi, esaminando strumenti computazionali (dati, algoritmi, ranking), visivo-acustici (deepfake, voice-fake) e giuridico-istituzionali. L'autore indaga la "geopolitica giuridica" e la "morale pubblica" come leve di manipolazione, proponendo metriche causali per misurare gli effetti e strategie di resistenza. Come nota l'autore stesso, "il pensiero è l'ultimo territorio da difendere", e l'opera si configura come un invito a un'"insurrezione epistemica" contro il conformismo indotto.
In un contesto globale dove piattaforme digitali fungono da attori geopolitici e la disinformazione influenza elezioni, mercati e relazioni sociali, "Guerra Cognitiva" emerge come un antidoto al nichilismo contemporaneo. Non è un trattato astratto, ma un manuale pratico per "navigare e influenzare" questo campo minato, utile a leader, strategist e cittadini consapevoli.
L'uscita, il 13 novembre 2025, coincide con un momento di acuta tensione informativa, rendendo questi testi indispensabili per chi rifiuta di subire passivamente le guerre invisibili del nostro tempo.
I volumi sono disponibili su Amazon: Volume 1 al link https://amzn.eu/d/3omFrgs e Volume 2 al link https://amzn.eu/d/7EPZqEV.
Un'opera che, come suggeriamo, armerà le menti con il senso critico necessario per riconquistare l'autonomia mentale.







