IL PENSIERO di GIACOMO MATTEOTTI
a cura di Maurizio Degl'Innocenti, Andrea Giardina, Alessandro Roncaglia
Collana: Percorsi Editori Laterza
Sicuramente maitre à penser della tradizione socialista. Uomo dotato di grande autorevolezza e spiccata personalità, propugnatore di una socialdemocrazia adulta e consapevole, in contrapposizione alle posizioni comuniste ed oltranziste.
Ma soprattutto con quelle del primo fascismo, con un Mussolini che tradirà presto le sue idee originarie pe volare a nozze con le classi borghesi ed i ceti agrari.
Il pensiero libero del socialista di Fratta Polesine si scontra da subito con l'irruenza e la soverchiante spavalderia delle squadracce fasciste.
Il futuro Duce inizia ad aver paura di Matteotti che capisce prima di altri e meglio di altri come l'ora dei voltagabbana di Stato sia arrivata: la natura della borghesia industriale così cara a Giolitti, vuole cavalcare la tigre dei nuovi padroni governativi.
Nelle elezioni del 1921, il Partito Socialista Unitario supera in termini di seggi sia il Partito Socialista che il Partito Comunista.
Ma è un fuoco di paglia: le Leggi "Fascistissime" emanate tra il 1925 e l'anno seguente, cancelleranno tutto, consegnando il paese ad un ventennio sotto la guida del Partito Nazionale Fascista.
IL PENSIERO di GIACOMO MATTEOTTI a cura di Maurizio Degl'Innocenti, Andrea Giardina e Alessandro Roncaglia, edito dagli Editori Laterza con i contributi di altri eminenti studiosi, è un viaggio dentro l'universo matteottiano. Come ricorda l'esauriente e convincente introduzione al volume, Matteotti non è l'unica vittima: Amendola, Buozzi, Gramsci, Carlo e Nello Rosselli, Gobetti, Colorni solo per citare i più famosi.
Vite umane e politiche che avrebbero potuto, alla fine della guerra, contribuire non da poco allo sviluppo civile del nostro paese.
Sviluppo civile che stiamo ancora aspettando!







