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CRONACA

FEDERICA MOGHERINI FERMATA PER FRODE SUI FONDI UE

FEDERICA MOGHERINI FERMATA PER FRODE SUI FONDI UE

La rettrice del Collegio d'Europa ed ex Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera ed ex parlamentare Pd, Federica Mogherini, è in stato di fermo nell'ambito dell'inchiesta per frode che ha coinvolto il Collegio d'Europa e il Servizio di azione esterna dell'Ue.

A riportarlo sono i media belgi.

Come riferisce il quotidiano belga Le Soir, oltre a Federica Mogherini risulta in stato di fermo per l’indagine su frode in appalti pubblici anche Stefano Sannino, ex segretario generale del Servizio europeo di azione esterna e attuale direttore generale della Dg Mediterraneo della Commissione europea.

L'ex Alta rappresentante dell'Ue Federica Mogherini, l'ambasciatore Stefano Sannino e la terza persona fermata nel quadro dell'inchiesta che riguarda il Servizio diplomatico dell'Ue (Seae) e il Collegio d'Europa di Bruges sono indagati per presunta frode negli appalti, corruzione, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale. A riferirlo è la procura europea (Eppo), alla guida delle indagini. Stando a fonti vicine alla stessa procura europea, sono stati tutti fermati a Bruxelles.

Chi è Federica Mogherini?

La Mogherini negli anni precedenti all'entrata in politica è stata membro del Board dello European Youth Forum (Forum europeo della gioventù), Vicepresidente dello European Community Organisation of Socialist Youth (Organizzazione della gioventù socialista della comunità europea, Ecosy), membro della Segreteria del Forum della Gioventù della FAO.

Negli anni '90 ha seguito, da volontaria ARCI, le campagne nazionali ed europee contro il razzismo e la xenofobia ("Nero e non solo!" e "All different, all equal" del Consiglio d'Europa).

Iscritta nel 1988 alla Federazione Giovanile Comunista Italiana, organizzazione giovanile del Partito Comunista Italiano.

Nel 2001 entra nel Consiglio Nazionale dei Democratici di Sinistra, successivamente nella Direzione Nazionale e nel Comitato Politico e la vora per il Dipartimento Esteri del partito.

Il 4 novembre 2007 il Segretario nazionale del Partito Democratico, Walter Veltroni, la nomina Responsabile nazionale Riforme e Istituzioni nella Segreteria.

Alle elezioni politiche del 2008 viene eletta deputata alla Camera nella lista del PD.

Dal 24 febbraio 2009 il nuovo Segretario del Partito Democratico Dario Franceschini la nomina Responsabile nazionale Affari Comunitari e Internazionali nella sua nuova Segreteria. È una dei protagonisti della corrente, interna al PD, Area Democratica di Dario Franceschini.

Alle elezioni politiche del 2013 viene rieletta alla Camera nella circoscrizione Emilia Romagna (18ª in lista) per il PD, senza passare per le Primarie per la scelta dei parlamentari, venendo inserita nel listino bloccato approvato dalla Segreteria di Pier Luigi Bersani.

Il 1º agosto 2014 è eletta Presidente della Delegazione parlamentare presso l'Assemblea parlamentare della NATO, prima donna nella storia a ricoprire questo incarico.

È stata vicepresidente della Fondazione Italia USA, partecipando per conto della Fondazione alle riunioni presso il quartier generale della NATO a Bruxelles.

Il 9 dicembre 2013 è divenuta componente della Segreteria Nazionale del Partito Democratico, il cui leader era il nuovo segretario nazionale Matteo Renzi.

Il 21 febbraio 2014 Matteo Renzi, Presidente del Consiglio incaricato, annuncia la sua nomina a Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale nell'ambito del suo esecutivo.

Il 2 agosto 2014, il Presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, inviando una lettera al presidente eletto della commissione Juncker, ha formalizzato la candidatura di Federica Mogherini per l'Italia alla carica di Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

Il 30 agosto prima del Consiglio europeo, nella riunione dei capi di governo socialisti, Mogherini incassa il pieno appoggio di tutto il Partito Socialista Europeo. Nello stesso giorno il presidente Herman Van Rompuy annuncia che il Consiglio europeo ha deciso di nominare il ministro italiano come nuova Alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

Il mandato, della durata di cinque anni, è decorso dal 1º novembre 2014.

Dura la reazione di Mosca. In un commento sarcastico riportato dalla Tass, la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha affermato: “Ogni giorno, milioni di euro fluiscono attraverso canali corrotti verso Kiev, nell'Ue, e da lì finiscono nelle tasche dei privati. Questo accade da anni e [accade] alla luce del sole. Qualsiasi problema internazionale è un'opportunità per Bruxelles di trarne profitto. Dalla pandemia di COVID-19 all'Ucraina. Nel frattempo, preferiscono ignorare i propri problemi, tenendo costantemente d'occhio tutti gli altri".

Sarcastico anche il commento dell’Ungheria: “Sembra un poliziesco”. Su X il portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs ha scritto:"Un altro giorno, un altro 'shock' scandalo Ue. La polizia belga fa irruzione all'alba nello Seae e al Collegio d'Europa? Documenti sequestrati, arresti effettuati, sul tavolo corruzione e frode negli appalti. La prestigiosa 'scuola di perfezionamento' dell'Ue per gli eurocrati ora sotto inchiesta per presunto accesso privilegiato ai bandi? Non te lo inventeresti nemmeno. Divertente come Bruxelles faccia la predica a tutti sullo 'stato di diritto' mentre le sue stesse istituzioni sembrano più una serie poliziesca che un'unione funzionante".

La procura europea ha chiesto e ottenuto dalla Commissione europea la revoca dell'immunità per Stefano Sannino. La richiesta della procura europea è stata avanzata prima delle perquisizioni avvenute tra Bruges e Bruxelles.

Stefano Sannino è un diplomatico e ambasciatore italiano, dal 2021 al 2025 segretario generale del Servizio europeo per l'azione esterna. Da febbraio 2025 è direttore generale ad interim nel Direttorato Generale per il Medio Oriente, Nord Africa e Golfo presso la Commissione europea.

 L'inchiesta riguarda il presunto utilizzo irregolare di fondi Ue da parte dell'EEAS e del Collegio d'Europa nel 2021 e 2022, incluso l'appalto per finanziare la nuova Accademia diplomatica europea, un programma annuale di formazione per diplomatici finanziato dal Servizio diplomatico Ue e ospitato a Bruges. Gli investigatori stanno verificando se il Collegio d'Europa o suoi rappresentanti avessero avuto accesso anticipato a informazioni riservate sulla gara d'appalto. Il fascicolo si concentra anche sull'acquisto da 3,2 milioni di euro di un edificio a Bruges nel 2022 da parte del Collegio — struttura destinata a ospitare i partecipanti dell'Accademia — poco prima che l'Eeas bandisse una gara successivamente aggiudicata al Collegio per 654.000 euro di finanziamento. All'operazione ha preso parte anche l'Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf), sotto il coordinamento della Procura europea (Eppo).

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