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CRONACA

UCRAINA, GLI UOMINI FUGGONO ALL’ESTERO E DISERTANO

UCRAINA, GLI UOMINI FUGGONO ALL’ESTERO E DISERTANO

Il sindaco di Kiev Vitali Klitschko in un'intervista ha affermato che l'Ucraina sta affrontando una carenza sempre maggiore di soldati, mentre un numero record di uomini fugge in Europa.

"Abbiamo enormi problemi con i soldati e con le risorse umane", ha dichiarato Klitschko all'Axel Springer Global Reporters Network, di cui Politico fa parte, riconoscendo il prezzo che quasi quattro anni di guerra hanno avuto sulla capacità dell'Ucraina di ricostituire i propri ranghi.

Vitali Klitschko ha affermato che le truppe russe stanno avanzando senza sosta, descrivendo i loro assalti come "come un gioco al computer: continuano ad avanzare, non si preoccupano dei soldati caduti".

Secondo le attuali norme, gli ucraini possono essere mobilitati a partire dall'età di 25 anni. Klitschko ha suggerito che ciò dovrebbe cambiare.

"In passato, i diciottenni prestavano servizio nell'esercito, ma si trattava pur sempre di ragazzini", ha detto. "Al momento, in Ucraina si può essere mobilitati solo a partire dai 25 anni. Si potrebbe abbassare l'età di uno o due anni, a 23 o 22 anni".

Le dichiarazioni riflettono la crescente preoccupazione per il crescente esodo di giovani uomini. Un decreto governativo emanato ad agosto, che consente agli uomini di età compresa tra 18 e 22 anni di lasciare il Paese, ha coinciso con un forte aumento degli ucraini che cercano protezione nei paesi dell'UE.

Dati recenti mostrano che i paesi dell'UE hanno concesso più di 79.000 nuove decisioni di protezione temporanea agli ucraini a settembre, il dato mensile più alto degli ultimi due anni, con forti aumenti registrati in Germania e Polonia.

Klitschko ha affermato che lo squilibrio tra le risorse umane dell'Ucraina e la forza numerica della Russia sta diventando sempre più grave. "Loro [i russi] hanno un ordine e avanzano - ha detto - Abbiamo difeso il nostro Paese con successo per quasi quattro anni, ma è difficile. Il coraggio di combattere c'è ancora, e questo è molto importante".

Con milioni di ucraini ora all'estero, il sindaco di Kiev ha affermato che il futuro del Paese dipende dall'inversione di questo flusso una volta tornata la pace. "Saremmo felici se metà dei giovani tornasse", ha detto. "Ma per questo, abbiamo bisogno di pace, lavoro e una buona qualità della vita. Dopo la guerra, ci troviamo di fronte a sfide enormi".

Dall'inizio della guerra in Ucraina il numero totale di ucraini che hanno lasciato il Paese come rifugiati o espatriati è stimato dall'UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) in circa 5,7 milioni a livello globale al settembre 2025, con la stragrande maggioranza (oltre il 90%) in Europa.

Questo dato include persone che hanno ottenuto protezione temporanea, status di rifugiato o altre forme di soggiorno legate alla situazione umanitaria.

Va precisato che si tratta di registrazioni cumulative: circa 8 milioni di ucraini hanno attraversato i confini in uscita, ma oltre 2 milioni sono rientrati, portando il numero netto di espatriati a circa 6 milioni considerando anche gli sfollati interni.

Riguardo specificamente ai giovani ucraini (tipicamente intesi come under 18 o tra i 18 e i 24 anni), i dati sono più frammentari, ma indicano una quota significativa tra i rifugiati totali, data la composizione demografica del flusso migratorio.

Circa il 32% dei rifugiati registrati all'estero sono minori, pari a 2 milioni circa su 6,2 milioni totali a inizio 2025. All'aprile 2022, UNICEF stimava che 2 milioni di bambini ucraini su 7,5 milioni totali nel Paese fossero espatriati, di cui 1,9 milioni in età scolare (6-17 anni). Questo flusso ha riguardato soprattutto famiglie in fuga dalle aree orientali e meridionali.

Non esistono stime aggregate precise per i giovani adulti (18-24), ma recenti sviluppi indicano un aumento degli espatri. A settembre 2025, l'UE ha registrato un boom del 49% nelle nuove concessioni di protezione temporanea (+ circa 100.000 rispetto ad agosto), attribuibile principalmente a giovani uomini tra i 18 e i 22 anni, autorizzati a lasciare l'Ucraina da un decreto governativo di fine agosto 2025 per motivi umanitari o familiari. Complessivamente, gli uomini in questa fascia rappresentano una minoranza (circa il 22% dei beneficiari di protezione temporanea UE, contro il 46% di donne e il 32% di minori), ma il loro numero è cresciuto per evitare la mobilitazione al fronte, con stime di quasi 20.000 espatri "irregolari" di maschi in età da leva dall'inizio del conflitto.

Agli espatri si aggiunge il fenomeno delle assenze non giustificate e delle diserzioni.

L'assenza non autorizzata dal servizio (AWOL, dall'inglese Absent Without Leave) e la diserzione rappresentano un problema crescente per le Forze Armate Ucraine (AFU), esacerbato dalla prolungata guerra di attrito con la Russia.

Questi fenomeni non solo riducono la forza effettiva delle unità al fronte, ma rivelano tensioni profonde legate a esaurimento psicofisico, mancanza di rotazioni, corruzione nella mobilitazione e scarsa fiducia nei comandi.

L’evoluzione dei casi dati del Procuratore Generale Ucraino indicano un'esplosione dei procedimenti penali per AWOL e diserzione a partire dal 2024, legata alla fallimentare campagna di mobilitazione e alle perdite cumulative (stimati oltre 400.000 tra morti e feriti).

Nel 2025, il trend è ulteriormente accelerato, con picchi mensili che superano i 20.000 casi.

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