“Diritto dell’immigrazione”, di Faustino Bertolini (Susil edizioni), è il frutto di un felice incontro tra scienza, esperienza e coscienza.
Il testo è necessario, non solo utile, a chi intenda comprendere il fenomeno migratorio dal punto di vista del diritto, senza farsi coinvolgere da ideologie, posizioni preconcette, propaganda interessata.
Faustino Bertolini, in oltre 500 pagine, mette a disposizione del lettore un manuale comprendente trattati comunitari e internazionali, regolamenti, direttive e norme italiane a partire dalla prima legge sull’immigrazione, la legge 39/1990, detta Martelli per giungere alla legge 173 del 2020.
L’esposizione normativa si avvale di una sapiente messa a punto degli aspetti penali, civili ed amministrativi e, soprattutto, si basa su un’esperienza di applicazione sul campo, essendo stato Faustino Bertolini, per oltre trent’anni, prima il responsabile e poi il dirigente di un Ufficio immigrazione della Questura di Sondrio.
Proveniente dalla Mobile di Milano, Faustino Bertolini è approdato a Sondrio nel 1990 e, collocato in una Questura di confine, ha creato e fatto crescere un ufficio che ora viene indicato come il “Modello Valtellina”.
In un’intervista a “Il Giorno”, Bertolini ricordava, l’11 luglio scorso, in prossimità del pensionamento, come l’ufficio all’inizio contasse su tre addetti e nel 2022 sia giunto ad averne dieci, anche in ragione di un flusso migratorio che è passato da mille a 10 mila unità.
Al momento del pensionamento, il direttore centrale dell’Immigrazione del Ministero, Tommaso Palumbo, gli ha scritto: “Sei il decano dei dirigenti dell’immigrazione. Con te se ne va un pezzo di storia”.
Bel riconoscimento, che tuttavia merita, se è consentito, una chiosa: Bertolini ha lasciato la diretta esperienza in Polizia, ma l’ha portata con sé per continuare ad alimentare la scienza e la coscienza, rendendo un servizio allo Stato e a chi, con scienza e coscienza, intenda accostarsi al fenomeno immigratorio, avvalendosi della legge e non dell’ideologia.
L’Italia, come ricorda lo stesso Bertolini, ha affrontato, negli ultimi trent’anni diverse emergenze migratorie, fino all’ultima ancora in corso.
Districarsi nel ginepraio delle leggi nazionali e internazionali non è facile: vale per gli operatori dello Stato, vale per i giornalisti che dovrebbero sempre più comunicare non in base a prese di posizione general generiche, vale per chi deve esercitare la funzione di giudicare. Vale anche per il singolo cittadino, che voglia conoscere, perché è solo con la conoscenza che ci si può fare un’opinione che non sia il frutto della propaganda.
Il testo di Faustino Bertolini offre, a chi lo avesse tra le mani, uno strumento fondamentale per affrontare il fenomeno migratorio sulla base della legge, perché è la legge che deve essere la guida per chi opera in qualsiasi campo abbia una conseguenza diretta o indiretta sulla vita dei cittadini.







