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OPPOSTI ESTREMISMI, VERGOGNA CONDIVISA E SENZA SCUSANTI

OPPOSTI ESTREMISMI, VERGOGNA CONDIVISA E SENZA SCUSANTI

Con la risoluzione dell’Onu sul piano di Trump si avvia un processo non solo di pace, ma di stabilizzazione del Medio Oriente. Va in questa direzione anche il rapporto Usa con l’Arabia Saudita.

Tuttavia, a fronte di una svolta storica che potrebbe mettere pace e equilibrio in un’area geostrategica come è il Medio Oriente, si mettono, specularmente a ostacolare il processo due opposti estremismi: quello di Hamas e quello degli estremisti israeliani e dei coloni.

A fronte dell’assenso dell’Autorità nazionale palestinese al piano Usa votato dall’Onu è arrivato ieri il no di Hamas, che respinge il piano delle Nazioni Unite per l'invio di forze internazionali a Gaza. "La risoluzione impone un meccanismo di tutela internazionale sulla Striscia di Gaza, che il nostro popolo e le sue fazioni rifiutano", afferma il gruppo in una lunga dichiarazione su Telegram. 

All’estremismo di Hamas si accompagna quello dei coloni israeliani, i quali hanno compiuto nuovi atti di violenza in un villaggio palestinese nella Cisgiordania occupata, incendiando case e automobili in quello che è solo l'ultimo di una serie di attacchi nelle scorse settimane.  Violenza che finalmente ha suscitato la condanna da parte del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

Atteggiamento folle e irresponsabile anche quello di Ben-Gvir, che chiede di arrestare Abu Mazen se l'Onu riconosce lo Stato Palestina. Il ministro per la Sicurezza Nazionale israeliano e leader dell'estrema destra Itamar Ben-Gvir, ha suggerito, con frasi che non possono che suscitare orrore e condanna, alla vigilia del voto dell’Onu, l'arresto del leader dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen e omicidi mirati dei vertici dell'organizzazione in caso di riconoscimento internazionale dello Stato palestinese.

"Negli ultimi giorni abbiamo assistito al ritorno del dibattito sulla creazione di uno Stato palestinese. Uno Stato palestinese non dovrà mai essere creato. Mi appello al premier (Benjamin Netanyahu): Abu Mazen e i suoi amici terroristi devono sapere che non hanno alcuna immunità. Se accelerano il riconoscimento di uno Stato palestinese e l'Onu lo riconosce, devono essere ordinati omicidi mirati di alti funzionari dell'Autorità nazionale palestinese e Abu Mazen deve essere arrestato. C'è una prigione pronta per lui nel carcere di Ketziot", ha affermato il leader di Otzma Yehudit.

Omicidi mirati? Questa è follia pura dai toni nazisti che non può che avere la condanna totale, senza alcuna scusante, per chi, rivestendo ruoli di governo, si contrappone, con logiche estremistiche alla pace.

Anche la ripresa degli sforzi diplomatici per raggiungere un accordo di normalizzazione con l'Arabia Saudita ha scatenato intense critiche da parte dei ministri di estrema destra israeliani e delle autorità degli insediamenti in Cisgiordania, che sabato sera hanno fatto pressione sul Primo Ministro Benjamin Netanyahu affinché respingesse qualsiasi proposta percepita come un progresso verso la costituzione di uno Stato palestinese.

Due alleati di destra di Netanyahu gli hanno chiesto di rilasciare una dichiarazione pubblica inequivocabile secondo cui Israele non accetterà mai la creazione di uno Stato palestinese, in seguito alla pubblicazione di una dichiarazione congiunta organizzata dagli Stati Uniti da diverse nazioni, in cui si afferma che il piano in 20 punti per Gaza del presidente Donald Trump "offre un percorso verso l'autodeterminazione e lo Stato palestinese".

Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha accusato Netanyahu di "silenzio e vergogna diplomatica" sulla questione, sostenendo che il primo ministro non è riuscito a rispondere con forza ai recenti riconoscimenti unilaterali di uno Stato palestinese da parte di diversi paesi.

Smotrich ha chiesto a Netanyahu di “formulare immediatamente una risposta appropriata e decisa che chiarisca al mondo intero che uno Stato palestinese non sarà mai istituito sul territorio della nostra patria”.

La follia della destra israeliana va condannata senza mezzi termini e la comunità internazionale deve isolare gli estremismi. La condanna vale per Hamas, che deve essere disarmata e cacciata da Gaza e vale per i coloni, che devono smettere di appropriarsi con la violenza dei territori palestinesi e vale, tanto più, per chi ha responsabilità di governo che va condannato senza indugio per le sue vergognose esternazioni.

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