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IL RESOURCEEU DI URSULA PER LE TERRE RARE COME I VACCINI: UNA DISGRAZIA IN ARRIVO

IL RESOURCEEU DI URSULA PER LE TERRE RARE COME I VACCINI: UNA DISGRAZIA IN ARRIVO

Per la funzionaria dell’Unione Europea Ursula von der Leyen non c’è trasparenza che tenga. Lei tira dritto sulla sua idea di essere a capo di un insieme di funzionari e di burocrati che fanno e disfano a piacimento il business.

Sulla partita delle terre rare, dove l’Unione Europea ha salvato per ora il lato B, ma non la faccia, grazie agli accordi di Donald Trump con Xi Jinping, la funzionaria presidente della Commissione (composta da funzionari) dell’Unione Europea, dal palco del Forum 2025 Berlin Global Dialogue ha annunciato: «L'Europa deve lottare per la propria indipendenza. Ora uniti come sui vaccini al tempo del Covid».

Cominciamo da qui. Come al tempo dei vaccini? E il Pfizergate dove lo mettiamo? Dovremmo mettere la strategia di acquisto delle terre rare, essenziali per l’industria europea, massacrata dal Green Deal, nelle mani di Ursula von der Leyen? Nelle mani di quella Commissione dell’Unione Europea condannata per poca trasparenza sul caso Pfizer?

La Corte di giustizia europea, ricordiamolo, ha condannato la Commissione di Ursula von der Layen per la mancanza di trasparenza nei contratti relativi ai vaccini anti-Covid. Questo verdetto sottolinea l’importanza della trasparenza negli appalti pubblici dell’UE.

Il caso, noto come “Pfizergate”, riguarda le negoziazioni tra von der Leyen e il CEO di Pfizer, Albert Bourla ed altre case di Big Pharma, per l’acquisto di vaccini durante la pandemia. Nonostante la pubblicazione dei contratti, le versioni erano ampiamente censurate, suscitando preoccupazioni tra eurodeputati e cittadini circa la tutela dell’interesse pubblico.

La Corte ha stabilito che la Commissione non è stata sufficientemente trasparente con l’opinione pubblica, specialmente riguardo alle clausole di indennizzo e alle dichiarazioni di assenza di conflitto di interessi dei membri della squadra negoziale per l’acquisto dei vaccini. Il tribunale ha quindi sottolineato che il produttore è responsabile del danno causato da un difetto del suo prodotto.

https://curia.europa.eu/juris/document/document.jsf?text=&docid=299492&pageIndex=0&doclang=it&mode=lst&dir=&occ=first&part=1&cid=444355

Ora il nuovo business che dovrebbe essere gestito “come sui vaccini al tempo del Covid” si chiama «RESourceEU» ed è la nuova iniziativa dell’Unione europea per ridurre la dipendenza dalla Cina e per risolvere il problema della scarsità di terre rare.

«Oltre il 90% del nostro consumo di magneti delle terre rare – ha detto la funzionaria Ursula von derl Leyen - proviene dalle importazioni dalla Cina. Questo rappresenta un rischio per l’Europa e i suoi settori industriali più strategici».

Per uscire da questa impasse, la Commissione europea è al lavoro sull’iniziativa ribattezzata «RESourceEU». Si tratta di una strategia che ricalca grossomodo un altro piano di azione, il «REPowerEU», lanciato da Bruxelles all’indomani della guerra in Ucraina per ridurre drasticamente la dipendenza dell’Europa dal gas russo.

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