Ormai prossimo al crollo il fronte del Donetsk. Secondo ufficiali militari ucraini i russi controllano il 60 per cento della città di Pokrovsk. Stando ai più attenti analisti, la città sta cadendo, così come Kupiansk, con la zona centrale in mano ai russi.
Quella che sta crollando, e non da adesso e sicuramente, in Ucraina è la democrazia, la qual cosa fa di Volodymyr Zelensky tutt’altro che l’eroe della democrazia e della libertà descritto dei giornali della propaganda degli inglesi e dell’Unione Europea.
A dirlo non è la propaganda russa, ma un giornale ucraino che, tra l’altro, ha preso finanziamenti di istituzioni Usa: il Kyiv Independent.
Come Scrive il Kyiv Independent, “l'arresto e la detenzione di un ex alto funzionario del settore energetico in Ucraina questa settimana rappresentano un nuovo allarmante episodio di arretramento democratico, affermano la società civile e i legislatori ucraini, l'ultimo di una serie di attacchi motivati politicamente contro individui e istituzioni. Volodymyr Kudrytskyi, ex capo dell'operatore statale della rete elettrica ucraino Ukrenergo è stato arrestato il 28 ottobre”. Tra le accuse a suo carico c'è quella di aver cospirato per sottrarre 13,7 milioni di Hr (327.000 dollari) in un caso del 2018, che i suoi avvocati hanno definito "una pura assurdità". "Le accuse sono false", ha dichiarato Kudyrtskyi al Kyiv Independent in una telefonata del 31 ottobre. "Non dovremmo restare in silenzio e dobbiamo parlarne come parte di una società civile attiva".
Kudyrtskyi ha guidato l'azienda dal 2020 al 2024, ricoprendo in precedenza il ruolo di direttore degli investimenti. Il suo successo nell'attrarre oltre 1,5 miliardi di euro durante il suo mandato a capo di Ukrenergo gli ha fatto guadagnare la reputazione di figura affidabile, in particolare tra i partner internazionali dell'Ucraina che hanno fornito aiuti all'azienda dopo l'inizio dell'attacco russo al sistema energetico del Paese nel 2022.
L’episodio avviene tre mesi dopo un tentativo di subordinare le agenzie anticorruzione ucraine al procuratore generale, che in Ucraina è nominato politicamente. Il disegno di legge è stato annullato dopo le proteste di massa contro la centralizzazione del potere sotto il governo Zelensky e le pressioni dei partner internazionali, tra cui la Commissione europea.
Inna Sovsun, parlamentare ucraina dell'opposizione e membro della commissione per l'energia del parlamento, ha affermato che l'arresto avrebbe minato la fiducia tra i partner internazionali.
"È un segnale terribile per i nostri partner internazionali e danneggia la reputazione dell'Ucraina - ha dichiarato Sovsun al Kyiv Independent - Non è questo il motivo per cui il Paese sta combattendo."
Zekensky conosce benissimo il suo futuro. Se dovesse concordare una pace con cessione dei territori, finirebbe ammazzato dai nazionalisti estremi, come dicono coloro che stanno sul campo.
Se non chiuderà la vicenda bellica, continuerà a perdere consenso da parte di una popolazione ormai stanca.
Essendo un ingaggiato, deve rispondere a chi lo ha ingaggiato e lo protegge e, quindi, vuole continuare il conflitto. La continuazione del conflitto, con la legge marziale, rimanda le elezioni che probabilmente perderebbe, se fosse ancora vivo. Da qui l’eliminazione progressiva dei possibili concorrenti.
Meglio, dunque, essere sconfitto sul campo e arrivare al cessate il fuoco per collasso dell’esercito.
Sirsky, come al solito, dirà che la colpa è di altri. Zelensky potrà dare la colpa a chi non lo ha sostenuto a sufficienza. Tutti si rassegneranno alla sconfitta e lui, forse, salverà la pelle.
Questo è il triste squallido quadro della situazione.
Non a caso i russi, che hanno ben capito come è la situazione a Kiev, dicono che ciò che serve ora è un lavoro approfondito sulle questioni relative a un accordo in Ucraina, piuttosto che la rapida organizzazione di un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Secondo Dmitry Peskov in risposta a una domanda sulla possibilità di preparare rapidamente colloqui di persona tra i due leader, il rappresentante del Cremlino, ha detto che al momento non c'è alcuna necessità di un simile vertice. "In questo momento, ciò che serve è un lavoro molto meticoloso sui dettagli della questione degli insediamenti", ha osservato Peskov.
La Russia compra tempo. I Volonterosi comprano chiacchere. Trump, tutto sommato, lascia che la questione si risolva sul campo, tanto a rimetterci è l’Europa, chiamata a pagare una barca di soldi, a comprare armi dagli Usa e a fare la figura del piccione.
Veniamo a Pokrovsk, che è strategica in quanto è un importante snodo stradale e ferroviario.
La sua completa conquista potrebbe consentire ulteriori avanzamenti russi nell'Oblast' di Donetsk.
Secondo il Kyiv Endependent “la difesa della principale città dell'Oblast' di Donetsk, che ha resistito per oltre un anno a pesanti combattimenti come uno dei principali punti caldi della linea del fronte, sembra aver iniziato a sgretolarsi poiché centinaia di soldati russi hanno fatto irruzione nei confini della città, spargendosi in tutte le direzioni”.
Secondo l'esercito russo, riferisce il Kyiv Endependent, 11.000 soldati russi sono stati concentrati attorno a Pokrovsk nel tentativo di circondare la città”. Volodymyr Zelensky ha dichiarato ai giornalisti il 27 ottobre che le forze russe superavano numericamente i difensori otto a uno. Intervenendo durante una visita a un ospedale militare di Mosca, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che sia Pokrovsk sia la città assediata di Kupiansk, nell'oblast' di Kharkiv, erano circondate.
I russi sono presenti a Rodynske che a Myrnohrad.
Secondo diverse fonti militari citate dall’emittente ucraina, la situazione a Pokrovsk è “disperata”. Le truppe russe avrebbero aggirato le postazioni avanzate ucraine e sarebbero penetrate nelle loro retrovie, costringendo anche le unità logistiche a ingaggi con armi leggere. Un pilota di droni ha affermato che i militari “che a Pokrovsk si trovano su posizioni avanzate sono, in sostanza, già accerchiati e hanno poche possibilità di uscire. Ci sono case, quartieri, strade che è quasi impossibile attraversare senza essere uccisi”.
I russi hanno trovato nuovi varchi e hanno iniziato ad entrare a Pokrovsk attraverso altre vie: oltre a Zvereve, anche attraverso Kotlyno lungo la ferrovia, così come dal villaggio di Shevchenko. Secondo quanto riportato dal quotidiano ucraino “Ukrainska Pravda”, in città sarebbero entrati almeno 250 militari russi, ma le fonti di “Hromadske” hanno affermato che si tratta di stime modeste. “I numeri ormai sono sicuramente diversi, tenendo conto del fatto che le Forze di difesa eliminano quotidianamente i russi, e il nemico, purtroppo, continua a penetrare in città. In una situazione così dinamica conteggi precisi giocano solo a favore del nemico”, ha detto una delle fonti dell’emittente ucraina.
Un pilota di droni ha affermato che “non si parla più di parità” e che i russi “controllano una parte molto più ampia di Pokrovsk. Dettano il passo, impongono l’iniziativa e il corso delle operazioni. In alcune parti di Pokrovsk si sono trincerati e tengono la difesa, in altre si muovono il più possibile verso nord, con l’obiettivo di penetrare profondamente nelle nostre retrovie”.
La caduta di Pokrovsk, secondo l’ufficiale della 38ma brigata di fanteria marina Myroslav Kryvoruchko, comporterebbe il rischio di isolamento totale per Myrnohrad, e renderebbe impossibile qualsiasi tentativo di evacuazione e gravi carenze nei rifornimenti. “Se cade Pokrovsk – ha affermato - , non c’è Myrnohrad. Se cade Myrnohrad, non c’è Pokrovsk. Non posso separare queste due città. Se si considera che nel nord di Pokrovsk e nel nord est di Myrnohrad i russi si sentono del tutto a loro agio, allora possono chiudere la distanza rimanente tra le due linee con droni Fpv. Stanno facendo tutto per fare in modo che la città, se non è ancora in un accerchiamento totale, sia comunque accerchiata in modo da escludere la possibilità di una qualsiasi uscita dalla città”.
Il pericolo maggiore per Pokrovsk è il taglio delle vie di approvvigionamento. Secondo il capo del reparto comunicazioni della 32ma Brigata meccanizzata, Ivan Stolyarchuk, la difesa della città dipende dalla tenuta dei fianchi e delle rotte logistiche, mentre i droni russi continuano a operare in uno stato di evidente superiorità. “Se non impediamo al nemico di accerchiare la città e tagliare la logistica, i loro reparti speciali all’interno di Pokrovsk avranno la possibilità e il tempo per far uscire sistematicamente i nostri da ogni cantina. È un lavoro congiunto”, ha affermato Stolyarchuk. Il comando militare ha ribadito di ritenere ancora possibile stabilizzare la situazione grazie all’impiego di forze speciali e unità aggiuntive, anche se diversi ufficiali di prima linea sostengono che l’entità dell’infiltrazione russa nelle aree urbane di Pokrovsk potrebbe rendere inefficace ogni tentativo, soprattutto in assenza di superiorità per quanto concerne la logistica e l’impiego di droni.
Uno degli alti ufficiali presenti sul campo ha risposto: “C’è un rischio elevato di accerchiamento; se non verrà effettuato un riposizionamento, parte degli uomini moriranno, parte finiranno per morire. Se nessuno darà l’ordine di ritirata, tra mille a millecinquecento militari potrebbero finire in una sacca”.
Syrskyi , il genio che ha occupato il territorio russo a Kursk su suggerimento inglese, ha smentito che vi sia un accerchiamento o un blocco delle città: “Tuttavia, non c’è alcun accerchiamento o blocco delle città, stiamo facendo tutto il possibile per garantire la logistica”, ha detto. Syrskyi ha poi precisato che “il peso principale ricade sulle spalle delle unità delle Forze armate ucraine, in particolare delle unità d’assalto”, e che, su suo ordine, in città operano gruppi consolidati delle Forze per le operazioni speciali, dei Servizi di sicurezza dell’Ucraina e della Direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa (Gur). “Continuiamo a liberare e bonificare il territorio nell’area di Dobropillia. Pokrovsk la stiamo difendendo. Myrnograd la stiamo difendendo”, ha concluso Syrskyi.
Quando Pokrovsk cadrà Syrskyi dirà che è colpa di qualcun altro.
Così vanno le cose nei vertici di comando in Ucraina.







