La CNN, notoriamente schierata con i Dem, fa sapere che l’incontro tra Trump e Putin in programma a Budapest non si farà. Partono subito gli europei e Zelensky a dire che la pace con Mosca la si ottiene solo con la forza e che aver negato i Tomahawk ha subito fatto ringalluzzire Putin. Riparte Londra con i volonterosi.
La speranza è che Trump si schieri con gli europei (leggi con la logica inglese) e rompa con Putin.
Lavrov, ministro degli esteri russo, fa sapere che lui e Rubio, Segretario di Stato Usa, si sono incontrati e non hanno certamente rotto i rapporti. Il vice di Lavrov, Serghei Ryabkov, ha dichiarato che al momento non c'è alcun accordo tra Usa e Russia sulla data e il luogo del vertice sull'Ucraina tra i rispettivi ministri degli Esteri, Marco Rubio e Serghei Lavrov.
A proposito di quanto riportato dalla Cnn, secondo cui l'incontro è stato momentaneamente sospeso, Ryabkov ha sottolineato che "non si può posporre quello che non è stato concordato". "Non confermiamo quello che hanno scritto oggi alcune fonti occidentali - ha proseguito Ryabkov - non abbiamo avuto nessuna intesa su quando e dove questi contatti dovrebbero avere luogo. C'è ovviamente un'idea, il che è essenziale".
L’incontro non è stato posticipato perché non era ancora stato concordato e non è detto che non ci sarà.
"Non voglio perdere tempo, non voglio sprecare un incontro". Così ha risposto Donald Trump ad una domanda sulle indiscrezioni che l'incontro con Vladimir Putin non ci sarà. "Vediamo che succede", ha aggiunto il presidente americano. "Non ho ancora preso una decisione".
L'inviato speciale del presidente russo Vladimir Putin per gli investimenti e la cooperazione economica, Kirill Dmitriev, ha dichiarato martedi sera su X che "i preparativi continuano" per un vertice tra Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Viktor Orban ha confermato che i preparativi proseguono, anche se non c’è una data.
Il ballo continua.
Non è detto, come sperano europei, inglesi e Zelensky, che Trump rompa con Putin. Non a caso, secondo il suo ormai noto metodo, Trump un giorno dice una cosa, un giorno ne dice un’altra e solo gli idioti continuano a pensare che lo fa perché non sa bene che pesci pigliare. Lo fa perché tasta il terreno, mentre i suoi più stretti collaboratori interloquiscono. Politica e diplomazia viaggiano insieme, ma non secondo gli schemi europei. Trump non è un politico come lo vorrebbero le cancellerei europee, aduse ai linguaggi paludati, bizantini. Trump spariglia in continuazione per saggiare le reazioni e aggiustare il tiro.
Un dato, comunque è certo: il tiramolla sta consentendo a Putin di conseguire sul campo gli obiettivi che sono stati messi sul tavolo delle trattative, più dai media che dalla diplomazia.
Il fronte del Donetsk sta cedendo. La caduta di Pokrovsk, che sembra ormai vicina, rompe la linea logistica all’esercito ucraino e potrebbe far collassare il fronte fino a Kramatorsk, consentendo alla Russia di conquistare tutto il Donetsk.
Dietro alle città c’è una vasta zona senza luoghi abitati, facilmente conquistabile.

Poiché il Lugansk è tutto in mano russa, sarebbe completata la conquista e l’annessione delle due regioni che nel 2014 si erano ribellate a Kiev autoproclamandosi repubbliche indipendenti.
Obiettivo raggiunto per Mosca? Difficile dirlo.
Non è detto, tuttavia, che l’Ucraina non rientri in un negoziato più ampio, che riguarda gli arsenali atomici di Russia e Usa.
Scade, infatti, il 5 febbraio 2026 il trattato New Start sugli arsenali atomici di Usa e Russia ed è il fantasma che aleggia sullo sfondo della trattativa per l'Ucraina.
Il trattato eredita gli accordi precedenti: dallo Start firmato nel 1991 da George Bush senior e Mikhail Gorbaciov pochi mesi prima della dissoluzione dell'Urss, allo Start II e allo Start III, in realtà mai nato e assorbito dal New Start firmato nel 2010 da Barack Obama e Dmitri Medvedev.
Il trattato fissa i seguenti limiti per entrambe le parti:
- Limite di 1.550 tra testate e bombe nucleari
- Limite di 800 vettori nucleari tra Missili Balistici Intercontinentali (ICBM), Sottomarini Nucleari Lanciamissili (SLBM) e Bombardieri Pesanti
- Limite di 700 vettori nucleari tra Missili Balistici Intercontinentali (ICBM), Sottomarini Nucleari Lanciamissili (SLBM) e Bombardieri Pesanti contemporaneamente operativi
La durata del trattato è di dieci anni dalla data di entrata in vigore, a meno che non venga sostituito da un accordo successivo e al termine può essere esteso per ulteriori cinque anni. Ciascuna parte può decidere unilateralmente di disdire l'accordo con un preavviso di tre mesi.
L'accordo definisce anche le modalità di ispezione dei siti e prevede un preavviso di 48 ore prima del dislocamento di un nuovo vettore. New START è stato approvato dal Senato statunitense il 22 dicembre del 2010 e rinnovato nel 2021. Nel febbraio 2023, un anno dopo l'invasione dell'Ucraina, Mosca ha annunciato la sospensione del trattato ma non ne ha reclamato l'uscita. A settembre, dopo l'incontro Trump-Putin in Alaska, il Cremlino ha annunciato di essere disponibile a prorogare di un anno gli effetti del New Start.
Washington vorrebbe un trattato più ampio che tenga conto anche della Cina e il presidente russo potrebbe avvalersi della trattativa nell'ambito del negoziato per la pace in Ucraina.
Nel frattempo gli europei sono in fermento.
Oggi potrebbero dare il via a nuove sanzioni. Domani si riuniscono a Londra i volonterosi e alla riunione parteciperà Volodmyr Zelenskyy.
In un post sui social media, Zelensky ha affermato che l'obiettivo della visita a Londra è quello di ottenere garanzie di sicurezza per Kiev e che questa settimana ci sarebbero stati "molti incontri e negoziati in Europa". Zelensky è deluso per l'esito dell'incontro della scorsa settimana con Trump a Washington, dal momento che la richiesta dell'Ucraina di missili da crociera Tomahawk è stata respinta.
Come si vede, Londra tenta di avere un ruolo che, a quanto pare, Trump non ha alcuna intenzione di concederle.
Esclusa dal piano di pace in Medio Oriente, esclusa da possibili incontri a Budapest, l’Unione europea, per tentare di entrare in gioco, sta lavorando con l’Ucraina per elaborare una proposta in 12 punti volta a porre fine alla guerra della Russia lungo le attuali linee del fronte. Il piano, rivelato da Bloomberg, respinge la proposta avanzata da Vladimir Putin agli Stati Uniti che Kiev ceda territori in cambio di un accordo di pace.
Le proposte europee prevedono il ritorno in Ucraina di tutti i bambini deportati, lo scambio di prigionieri, garanzie di sicurezza per l’Ucraina, fondi per la ricostruzione dei danni di guerra e un percorso accelerato verso l’adesione di Kiev all’Unione europea.
Le sanzioni contro la Russia verrebbero gradualmente revocate dalla Ue, ma i circa 300 miliardi di dollari di riserve valutarie russe congelate verrebbero restituiti solo dopo l’ok di Mosca a contribuire alla ricostruzione postbellica dell’Ucraina. Le restrizioni tornerebbero in vigore in caso di una nuova aggressione.
Mosca e Kiev negozierebbero la governance dei territori occupati, senza che Europa o Ucraina riconoscano legalmente alcuna terra come russa, sottolineano fonti a conoscenza dei piani.
Un comitato per la pace presieduto dal presidente statunitense Donald Trump supervisionerebbe l’attuazione del piano.
Per come è concepito, il piano europeo sembra destinato al cestino prima ancora di nascere.
Come sempre come una campana stonata, ieri è intervenuta Ursula von der Leyen, con il solito ritornello del riarmo europeo, ormai sotterrato da più parti. Il fatto è che la tedesca deve dare man forte alla riconversione da auto in carri armati della Germania.
"Vorrei essere chiara – ha detto la von der Leyen - anche se finirà la guerra di Putin, le sue illusioni imperialiste non scompariranno. Dobbiamo essere pronti alle minacce di fronte a cui si trova l'Europa oggi" e "a cui si troverà l'Europa domani, dal fianco est al fianco sud, dalla guerra ibrida dei droni al terrorismo". "Dobbiamo continuare a rafforzare la nostra difesa e la deterrenza. Per decenni abbiamo parlato di costruire una Europa della Difesa, ora è giunto il momento di realizzare questa idea".
Auguri.







