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TRUMP, PER HAMAS RESA O ANNULLAMENTO COMPLETO

TRUMP, PER HAMAS RESA O ANNULLAMENTO COMPLETO

Oggi iniziano in Egitto, a Sharm el Sheikh, i negoziati per la soluzione definitiva della sorte della Striscia di Gaza con la presenza degli inviati Usa Witkoff e Kushner.

Una cosa appare sempre più chiara: se Hamas non si arrende e non lascia la Striscia e continua a giocare come ha fatto sino ad ora, accettando le proposte Usa, per poi continuare a mettere in campo distinguo, è possibile che si arrivi al suo annientamento totale manu militari.

Dopo l’ampia convergenza internazionale sul piano presentato dal presidente degli Stati Uniti, c’è una sola possibilità per Hamas: andarsene salvando la pelle.  

Secondo l’Agenzia Tass, che riferisce dal Cairo, Hamas sarebbe pronta a rilasciare tutti gli ostaggi israeliani vivi entro un giorno. Lo ha dichiarato il canale televisivo Al Hadath, citando una fonte di Hamas. Tuttavia, secondo la fonte, Hamas avrà bisogno di più tempo per consegnare i corpi degli ostaggi deceduti e gli Stati Uniti sono pronti a "dimostrare flessibilità" su questo punto.

Oltre a ciò, secondo Al Hadath, gli alti funzionari di Hamas potranno lasciare Gaza se lo vorranno, a condizione che Washington garantisca loro di non essere oggetto di tentativi di assassinio.

Secondo la fonte dell'emittente televisiva, Hamas ha accettato di consegnare le armi a un corpo speciale formato da forze egiziane e palestinesi sotto l'egida delle Nazioni Unite. I radicali "sono interessati all'attuazione delle disposizioni del piano per Gaza" offerto dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump "il prima possibile", ha affermato la fonte.

Hamas, però, a quanto pare, sta presentando una serie di richieste. Tra queste, un cessate il fuoco completo, il ritiro dell'Idf alle posizioni che occupavano durante l'attuazione del precedente accordo di gennaio - ovvero al di fuori delle aree popolate della Striscia - nonché la sospensione delle attività di caccia e droni per 10 ore al giorno e per 12 ore nei giorni in cui vengono rilasciati gli ostaggi. A riferirlo è il canale saudita Asharq che cita fonti dei miliziani palestinesi.

Una fonte di Hamas ha riferito alla rete televisiva saudita Al-Arabiya che l'organizzazione terroristica ha iniziato a recuperare i corpi degli ostaggi deceduti.

Nel frattempo, come riporta The Times of Israel, secondo nuove stime dell'Idf Gaza City si è quasi completamente svuotata dei civili palestinesi. Circa 900mila del milione di palestinesi che risiedevano a Gaza City prima della grande offensiva dell'Idf sono stati evacuati a sud della Striscia. Fatto, questo, che consentirà, in caso di resistenza da parte di Hamas, di avviare una eliminazione manu militari dell’intera compagine terroristica.

Trump è stato chiaro: "Hamas deve fare in fretta, non tollererò ritardi. Tregua immediata se accetta".

Il presidente Usa ha affermato che Hamas rischia la "completa annientamento" se il gruppo si rifiuta di cedere il potere a Gaza, mentre la sua amministrazione continua a impegnarsi per promuovere un accordo di cessate il fuoco proposto tra Israele e Hamas.

In un messaggio rilasciato a Jake Tapper della CNN, Trump, rispondendo a una domanda su cosa accadrebbe se Hamas si rifiutasse di cedere il controllo ha detto a chiare lettere: "Annullamento completo!".

Alla domanda se il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sostenga la fine della campagna militare israeliana a Gaza nell'ambito del quadro proposto, Trump ha risposto: "Sì".

Il presidente ha inoltre affermato di essere ottimista sulla possibilità di attuare il piano di cessate il fuoco, sottolineando che la sua amministrazione sta "lavorando duramente" per realizzarlo.

In un post su Truth Social, Trump ha scritto che un cessate il fuoco entrerà in vigore immediatamente una volta che Hamas accetterà la proposta, consentendo uno scambio di ostaggi e prigionieri e l'inizio di un ritiro graduale. "Dopo i negoziati - ha scritto Trump- Israele ha accettato la linea di ritiro iniziale, che abbiamo mostrato e condiviso con Hamas. Quando Hamas confermerà, il cessate il fuoco entrerà immediatamente in vigore, inizieranno i rilasci degli ostaggi e lo scambio di prigionieri e creeremo le condizioni per la successiva fase di ritiro, che ci porterà vicini alla fine di questa catastrofe".

Ovviamente, fino a che non ci sarà l’assenso totale di Hamas le azioni di Idf nella Striscia continuano.

Aerei e carri armati israeliani hanno infatti bombardato diverse zone della Striscia di Gaza durante la notte di sabato e ieri, distruggendo diversi edifici residenziali.

Donald Trump, che aveva chiesto la fine dei bombardamenti, ha ripetuto sabato sulla sua piattaforma Truth Social che Israele ha accettato una "linea di ritiro iniziale" all'interno di Gaza e che "quando Hamas lo confermerà, il cessate il fuoco entrerà in vigore immediatamente".

Venerdì Hamas aveva dato una risposta positiva a Trump, affermando di aver accettato alcune parti fondamentali della sua proposta di pace in 20 punti, tra cui la fine della guerra, il ritiro di Israele e il rilascio degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi. Tuttavia il gruppo terroristico ha lasciato alcune questioni aperte per ulteriori negoziati, così come domande senza risposta, come ad esempio se sia davvero disposto a disarmare, una richiesta fondamentale di Israele per porre fine alla guerra.

"I progressi dipenderanno dall'accettazione da parte di Hamas della mappa, che mostra come l'esercito israeliano manterrebbe il controllo della maggior parte della Striscia di Gaza", ha affermato un funzionario palestinese, vicino ai colloqui. "Hamas - ha detto il funzionario alla Reuters, chiedendo di non essere nominato - potrebbe anche chiedere un calendario rigoroso per il ritiro israeliano da Gaza. La prima fase dei colloqui determinerà come procedere".

Trump, aspetto fondamentale di questa difficile partita non ancora conclusa, ha ottenuto il sostegno degli stati arabi e di altri stati musulmani.

L'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, l'Egitto, il Qatar, la Giordania, la Turchia, l'Indonesia e il Pakistan hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui accolgono con favore le misure adottate da Hamas in merito al piano di Trump per Gaza.

"I ministri degli Esteri - hanno affermato in una dichiarazione congiunta - hanno ribadito il loro impegno congiunto a sostenere gli sforzi per l'attuazione della proposta, a lavorare per la fine immediata della guerra a Gaza e a raggiungere un accordo globale”.  

Secondo il piano di Trump, tutti gli ostaggi israeliani, vivi e deceduti, avrebbero dovuto essere rilasciati entro 72 ore dall'accettazione pubblica dell'accordo da parte di Israele. Israele afferma che rimangono 48 ostaggi, 20 dei quali sono vivi. Potrebbero esserci anche delle sfide logistiche. Fonti vicine ad Hamas hanno dichiarato a Reuters che la consegna degli ostaggi vivi potrebbe rivelarsi relativamente semplice, ma recuperare i corpi dei cadaveri in mezzo all'enorme devastazione e alle macerie di Gaza potrebbe richiedere più di qualche giorno.

Spazio per giochi, dilazioni, furberie pare non esserci più. Per Hamas la prospettiva è la consegna degli ostaggi, il disarmo e l’uscita di scena o, in alternativa, l’annientamento fisico.

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