L’ ITALIA ISOLATA DI UN GIORNALONE
di Giovanni Negri
Nel racconto dell' "Italia isolata" in Europa, della Meloni che bisticcia con Macron, di Roma che "guarda a Visegrad" c'è tutta la malinconia dell'Europa che fu, raccontata da un giornale che presto non sarà. Il grottesco non sta tanto nel sottolineare che Francia-Germania giocano in coppia e guardano dall' alto in basso l' Italia - lo fanno con la Meloni esattamente come lo hanno fatto da sempre con tutti, Draghi compreso - quanto nel continuare a raffigurare la Mitica Europa che non c'è più.
Per questo giornalone il gasdotto North Stream non è stato "bucato" e ancora funziona a pieno ritmo, il continente guidato dalla Coppia di Ferro ha un'industria e un'economia ancora ostaggio di Vladimir Putin, la politica estera del continente si fa non a Londra/Washington ma ancora all' Eliseo e al Bundestag, non esistono le inchieste della stampa americana e tedesca che hanno dimostrato la corruzione di larga parte della classe politica tedesca a libro paga per fare i gargarismi al Cremlino, la Polonia non ha il ruolo di potenziale prima forza militare d'Europa, i Paesi Baltici sono ancora dei parenti poveri e non dei floridissimi partner commerciali che direttamente trattano con americani e inglesi senza troppo curarsi di Macron e Scholz.
In una parola, il giornalone de quo continua a favellare dell'Europa che non c'è più e a non raccontare l'Europa di oggi, a cantare la nostalgia di un'Europa dove la Germania è la Sorvegliante Speciale mentre la Germania è a tutti gli effetti una Sorvegliata Speciale: un Paese che se deve dare i Leopard li dà, se deve comprare gas lo fa altrove che a Mosca, se vuole riparare i gasdotti North Stream deve chiedere il permesso, se deve rifare energia nucleare e fossile le rifà, se pensa di fare con Pechino ciò che ha fatto con Mosca sarà fermata.
In questi giorni, nelle stesse ore nelle, quali sempre il cennato giornale, trattava come un demerito il merito della Meloni (essere filo Atlantica ben più che filo Ue), lo stesso riusciva a non scrivere neppure una riga di commento sull'ultima giravolta di Francia-Germania, per un ventennio sbandierate campionesse di accoglienza e bontà contro il sovranismo razzista e - in sede di Consiglio UE - sorridenti proponenti di un nuovo muro di Berlino, questa volta contro gli immigrati. Incapaci da decenni di leggere la realtà, questo giornaleh (la h è d'obbligo) e la sua Europah vivono in un pallido passato, non hanno nel presente alcun ruolo, il futuro non lo vedranno.
