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Internazionali

IL FATTORE TEMPO DOPO IL MORTALE ABBRACCIO DI Xi JINPING ALLA RUSSIA

IL FATTORE TEMPO DOPO IL MORTALE ABBRACCIO DI Xi JINPING ALLA RUSSIA

di Silverio Allocca

Guerra in Ucraina: una accelerazione?

Il fattore tempo, nella guerra attuale, ora gioca a favore solo di Pechino ed i più penalizzati restano gli Stati Uniti d’America e l’Occidente in generale: per la UE, poi, il de profundis è suonato da un pezzo grazie all’intraprendenza servile di Ursula von der Leyen coadiuvata, in campo monetario, da una pessima Christine Lagarde -non a caso ex-FMI- alla BCE, una BCE le cui scelte sono tutte votate a garantire la stabilità dello USD, anche a costo di una recessione senza scampo nella EU.

Dalle varie agenzie di stampa apprendiamo che la Casa Bianca ha appena ordinato agli americani di lasciare subito la Russia: una decisione motivata molto probabilmente dall’odierna apposizione della firma di Putin al decreto riguardante l’arruolamento di 147mila coscritti previsto per questa primavera, firma cui ha fatto da contraltare l’annuncio dato dall’esercito di Kiev del probabile lancio di una una sua offensiva prima dell'estate.

Nel frattempo l'intelligence russa ha accusato il corrispondente da Mosca del Wall Street Journal, il giornalista statunitense Evan Gershkovich, di aver raccolto informazioni per il Governo USA[1] riguardanti un complesso militare-industriale nella città di Ekaterinburg, accuse che il Journal ha negato pur dovendo prendere atto, come del resto ha dovuto fare il Governo americano, del suo arresto con l’accusa di spionaggio, arresto operato questa mattina dalla principale agenzia di sicurezza del Paese, la Fsb, per ordine di un tribunale russo che ne ha fissato la detenzione fino al 29 maggio.

Tutto sembra avvenire sull’onda degli esiti della recente visita di Xi a Mosca che a mio avviso va letta in modo completamente diverso da quello sin qui adottato dai maggiori analisti.

Nello specifico la strategia di Pechino sembra ora essere non solo quella di prosciugare la Russia di risorse a un prezzo vantaggioso prima di una guerra sino-sovietica di riconquista territoriale negli ultimi anni del decennio, ma quella di monopolizzarne il mercato al punto da invertire il rapporto di dipendenza in virtù di una strategia che un amico ha giustamente denominato "della sanguisuga" e che, come tale, vede Putin giocare per la Cina il ruolo dell’ennesima appendice di Xi con uno status di dipende pari a quello della Corea del Nord da completare, al momento opportuno, con una sorta di Piano Marshall.

Quest'ultimo anno, ad esempio, ha permesso ai legami economici tra Mosca e Pechino di accelerare come mai sarebbe sembrato possibile. E d'improvviso l'obiettivo di toccare il traguardo dei 200 miliardi di dollari di interscambio – fissato per il 2024 – è raggiungibile in anticipo, considerando che nel 2022 gli scambi sono aumentati del 29,3% a 190,27 miliardi di dollari, e che i primi due mesi di quest'anno hanno già fruttato 33,6 miliardi.

Quella tra Xi e Putin è palesemente un'alleanza a tempo, un po' come quella tra Molotov e Ribbentrop siglata il 23 Agosto del 1939. Per Putin questa è nel medio-lungo termine la peggiore alleanza possibile, se non altro perché Mosca e Pechino sono concorrenti in Africa per ovvi motivi. Ecco perché credo che la posizione di Pechino sia utile, da un certo punto di vista, anche a Washington.

Se finora il fattore tempo ha giocato a favore di Mosca, nel medio-lungo periodo il protrarsi della guerra in Ucraina, visto il mutato atteggiamento di Pechino, non solo non gioverà all'Occidente, ma penalizzerà anche il Cremlino. L'abbraccio cinese per Mosca è mortale. Meglio sarebbe che Biden e Putin trovassero un accordo. Il problema è l'Ucraina: chi dice a Zelensky che deve farsi da parte? Un bel rompicapo davvero anche perché Putin per trarsi d’impaccio non potrebbe mai adottare la soluzione che fu degli USA per il Viet-Nam: ritirarsi dall'Ucraina dichiarando vittoria lasciando stare Zelensky.

Purtroppo –e meglio farebbe l’Occidente a rendersene conto– Putin non potrebbe mai adottare questa soluzione per tutta una serie di motivi tra i quali il primo è che mentre, almeno ufficialmente, l'Esercito americano era entrato ed era rimasto nel Paese sud orientale svolgendo il ruolo di consigliere militare, Putin è in Ucraina con proprie truppe che qui operano come una forza combattente militarmente schierata in prima persona  

[1] https://www.wsj.com/articles/russian-security-service-detains-wall-street-journal-reporter-cbfbd505

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