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Internazionali

LA GRUERRA UCRAINA, CHI PAGA E CHI PAGHERA'

LA GRUERRA UCRAINA, CHI PAGA E CHI PAGHERA'

di Giuseppe Augieri
 
Di fronte al dramma di un conflitto che sta generando migliaia di morti e indicibili sofferenze può apparire meschino fare dei discorsi che riguardano il vil denaro. Ma è bene che si sappia cosa sta maturando, anche in termini economici. Ed è moralmente giusto capire chi paga cosa.
C’è un fiume di denaro che dallo scorso 24 febbraio sta scorrendo dall’Occidente verso Kiev, (ma gli aiuti all’Ucraina sono iniziati ben prima anche dei tempi dell’annessione della Crimea da parte della Russia, e sono ben individuati nei bilanci dei “prestatori”: di armi e di risorse economiche). Ma fermiamoci al periodo bellico.
Da quando è iniziata la guerra e fino a novembre 2022, gli Stati Uniti hanno sostenuto l’Ucraina elargendo aiuti militari per un totale di 18,2 miliardi di dollari. Molto più staccata l’Unione europea, che ha istituito un fondo pari a 3,3 miliardi. Recentemente ampliato.
Per quanto riguarda l’Ue, si tratta di soldi che probabilmente saranno a fondo perduto. Dunque a carico degli Stati, attraverso il bilancio UE. Qualcuno sostiene che avendo inviato all’Ucraina essenzialmente materiale che era “in magazzino” questo non è un vero costo: sta di fatto che quel materiale si sta sostituendo con nuovi e magari più moderni armamenti. Per esempio in Italia le spese militari, per effetto i questo meccanismo, sono cresciute nel 2022 di 1,8 miliardi e sono programmate ulteriori spese in prospettiva: stando a quanto deciso dal Parlamento lo scorso marzo sulla scia dell’invasione da parte della Russia, a regime in futuro i costi aumenteranno di 13 miliardi l’anno, passando da 25 a 38 miliardi in totale. (Fonte: Money.it)
Per capire invece come funziona l’invio di armi da parte degli Stati Uniti, è esemplificativo leggere cosa ha raccontato Euronews durante la visita a Kiev del segretario di Stato americano Antony Blinken del settembre scorso. “Blinken si è presentato con un arsenale finanziario sotto il braccio da 2,8 miliardi di dollari per l’Ucraina . Di questa cifra 675 milioni serviranno per armamenti e munizioni contro la Russia e il resto sarà ricevuto sotto forma di prestiti e sovvenzioni per l’acquisto di armi americane”.
In sostanza Washington in parte sta regalando le proprie armi e in parte le sta vendendo. Indebitando l’Ucraina.
Ma per Kiev il conto è molto più salato; tutti i miliardi ricevuti in questi mesi per il proprio fabbisogno finanziario infatti sono arrivati tramite prestiti agevolati. Solo l’Ue di recente ha prestato 9 miliardi a Zelensky.
Tutti sanno che vi sono tre strumenti per “controllare” senza guerre uno Stato: il possesso delle informazioni legate alla privacy, il controllo dell’energia primaria, il possesso del debito pubblico. Non faccio commenti.
Resta da capire ora come l’Ucraina, che per il Fondo monetario internazionale nel 2022 vedrà il suo Pil crollare del 35% a causa della guerra, potrà in futuro ripagare questi debiti: ma intanto che questa guerra sia fonte di sacrifici per alcuni e di lauti guadagni per altri è ben chiaro.
Come sempre nelle guerre. In tutte le guerre.
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