SCRICCHIOLA LA "TEOLOGIA FEMMINISTA" DELLA SCHLEIN
di Gianvito Caldararo
Ha messo mano per la formazione della segreteria nazionale e ha fatto strage di uomini. Ha deluso i vecchi "azionisti" del PD, suoi grandi sostenitori durante la campagna congressuale, come Dario Franceschini e Andrea Orlando. Ha finanche deluso le aspettative di alcuni suoi giovani sostenitori, dopo l'enorme impegno e fatica profuse durante la difficile battaglia congressuale.
Franceschini attendeva un ruolo significativo per sua moglie, la onorevole Michela De Biase, mentre Orlando , da sempre "furioso" verso Renzi, era certo che il suo pupillo, Giuseppe Provenzano, indossasse la divisa di vice segretario. Ma la cosa che ha maggiormente stupito gli osservatori è stata la mancata nomina a vice segretario del giovane deputato Marco Furfaro, portavoce della mozione congressuale di Elly Schlein. In compenso lo ha investito delle seguenti tre deleghe: responsabile delle iniziative politiche, del welfare e alle diseguaglianze.
Ha fortemente ridimenato la componente riferita a Bonaccini, portando in segreteria nazionale solo 5 componenti su 21. Ha spodestato la Serracchiani per fare posto, quale capogruppo alla Camera dei deputati, la fedelissima Chiara Braga e ibernando Boccia, quale capogruppo al Senato.
Ma il problema che è sorto inaspettatamente per la Elly Schlein, è stata la lettera che gli è stata fatta recapitare da un bel numero di femministe, per fargli sapere che sono contrarie all'utero in affitto o Gpa, cioè la Gestazione per altri. Problema sul quale la Schlein si è dichiarata da sempre a favore.
Tali femministe hanno fatto sapere che sono anche fortemente criticheriguardo a quelle coppie che sono ricorse alla Gpa e che richiedono la trascrizione automatica all'anagrafe italiana dei certificati di nascita rilasciati all'estero. Queste numerose femministe sono molto preoccupate che tale problema venga lasciato difendere dalla destra, la quale avrebbe buon gioco per "piegarlo a un progetto di forte riaffermazione della famiglia tradizionale istituzionalizzata e resa lettera obbligatoria". Di fronte al problema sollevato dalle femministe in ordine all'affitto dell'utero, con una prosa valutata "mielosa e un pò adulatoria" , ha reagito vivacemente anche la nota femminista Marina Terragni, che è la esponente della Rete che si batte per la inviolabilità del Corpo femminile e contro le pratiche del "progetto transumano", per il quale richiede al PD della Schlein, una posizione più netta e chiara. Quindi, la Teologia femminista della Schlein, rischia di andare in frantumi, dal momento che il mondo delle femministe è diviso.
Infatti, al momento sembrano di essere presente ben tre distinte posizioni.
La prima è quella della Schlein, considerata iperfemminista perché favorevole quasi all'intero pacchetto delle proposte in campo. La seconda è quella rappresentata dalle femministe della lettera inviata alla Schlein, che annovera le femministe contrarie all'utero in affitto o Gpa, Gestazione per altri. La terza posizione è quella che vede come capofila Marina Terragni, che rappresenta le femministe contrarie a quasi tutto il pacchetto.
Di fronte a tali divisioni, il PD rischia di essere travolto e di rimetterci le penne e anziché volare rischia di inabissarsi. Le problematiche sono così complesse, che più che politiche sono, come afferma la Marina Terragni, "ragioni morali, bioetiche, antropologiche e filosofiche", al punto che i progressisti, cioè i sinistri, sono più divisi degli stessi conservatori, cioè dei destri.