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Cultura

GRAZIE BATTIATO PER AVER RIDATO DIGNITÀ E VALORE ALLA SPERANZA

GRAZIE BATTIATO PER AVER RIDATO DIGNITÀ E VALORE ALLA SPERANZA

Ci sono momenti nei quali, dopo aver a lungo respirato l’aria greve dell’oppressione della parte dell’umanità idiota e tracotante, ammalata di denaro e di potere o, peggio, drogata di ideologie transumaniste, arriva una ventata di aria fresca, profumata, che ti parla di un’umanità che ti fa sperare, che ti dà il senso della vita, che ti fa capire che ci sono esseri umani che ancora testimoniano il valore vero della parola umanità.

La ventata di aria fresca è arrivata all’improvviso, come un ciclone benefico, con il trapasso ad altra vita di un ispirato, di un iniziato, di un poeta, di un musicista: del meglio che l’umanità ogni tanto ci offre, come sua autentica testimonianza.

Il passaggio nei Campi Verdi dell’Eternità, in quell'Oriente Eterno che ci orienta, di Franco Battiato, ha immesso nei media, sulle onde radio, nei social le sue canzoni, i suoi versi, i suoi concetti come un balsamo, dopo mesi di banalità, di pseudo idee, di chiacchiere inutili.

Il Grande Bardo Franco Battiato, nel giorno del suo trapasso, ci ha inondati di aria pulita, ridando il senso originale alla parola speranza, ultimamente e per troppo tempo cognomizzata e caricatasi di significati tetri.

Canta Battiato:

“Spero che ritorni presto l'era
Del Cinghiale Bianco
Spero che ritorni presto l'era
Del Cinghiale Bianco”.

Il cinghiale è legato a Brighit, la Scrofa Bianca, la Grande Dèa della manifestazione e L’Era del Cinghiale corrisponde a quella dell’Acquario.

Nella tradizione indù, ci fa notare René Guenon[1] , il cinghiale è varâha e il nostro kalpa, ossia l’attuale ciclo della manifestazione, è Shwêta- varâha-kalpa, ovvero il ciclo del cinghiale bianco, che inizia nella Costellazione del Cinghiale (Acquario).

La nuova Era del Cinghiale, ovvero dell’Acquario, sarebbe dunque l’inizio di un nuovo ciclo di manifestazione.

La terra sacra polare, sede del centro spirituale primordiale di questo ciclo, è chiamata anche Vârâhî o Terra del Cinghiale e i druidi, come i bardi, custodi di quella tradizione, erano associati al cinghiale.

La radice var, fa notare Guénon[2] diventa nelle lingue nordiche bor, per cui Vârâhî è sinonimo di Borea.

Arianrohd è aurora boreale.

Borea, dunque, ovvero la terra dell’Aurora, è la Terra del Cinghiale.

Battiato ci porta la luce di un’aurora boreale, di un'era aurorale.

Battiato è uno di quegli esseri umani che emergono dall’umanità per darle un senso, per farle trovare “un centro di gravità permanente”, perché, come lui cantava nella sua canzone: “La cura”, conosceva “le leggi del mondo” e ce ne ha fatto dono.

Sempre nella cura ci ha annunciato dove ora sta camminando: “Supererò le correnti gravitazionali lo spazio e la luce per non farti invecchiare”.

L’Essenza non invecchia, l’anima è immortale, supera le correnti gravitazionali, che appartengono al corpo, va oltre la velocità della luce, incardinata nello spazio tempo: non invecchia, perché non conosce lo spazio e non conosce il tempo. L'Anima è un "essere speciale". 

Ora il Grande Bardo è un Mahatma, una Grande Anima.

Grazie, Grande Bardo, per averci ridato il senso della speranza

 

[1] René Guenon, Simboli della scienza sacra, Adelphi

[2] René Guenon, Simboli della scienza sacra, Adelphi

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